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A proposito della denuncia di Michele Pesce per l’inquinamento a Ischia 

sant'angelo

Finalmente! Sono un pescatore subacqueo, ormai quasi ex, dato il Parco e l’età che avanza, che frequenta Ischia sin da bambino. Sono circa 10 anni che mi chiedevo il motivo della striscia di schiuma che circonda quasi sempre l’isola (compreso assorbenti galleggianti), e che spesso spiaggia, e la causa dell’eutrofizzazione (abnorme crescita di alghe “strane”) di ampi tratti di fondale (soprattutto Sant’angelo e Sorgeto, ma non solo) e della forte diminuzione della visibilità (max 18-20 mt 10 fino a circa 10 anni fa, 8-10 max oggi). Qualche anno fa avevo anche interrogato in proposito una professoressa direttrice dell’Acquario di Napoli senza naturalmente ricevere risposta.

Le spiegazioni possibili andavano dall’affluso di barche (cui non ho mai creduto perché la situazione d’inverno non cambia molto), al passaggio delle navi da crociera, all’allargamento all’isola dell’inquinamente del Golfo. Adesso ho la risposta che sospettavo. E’ tutta merda locale. Da sempre nell’isola i pochi scarichi fognari (la maggiore parte finisce in pozzi assorbenti), se non scaricati direttamente a mare, sono al massimo convogliati in condotte sottomarine, alcune delle quali conosco bene, che dovrebbero portare i liquami non trattati a una profondità di circa 40 metri (e se non ricordo male ad almeno 500 mt dalla costa). Alcuni esperti del settore sostengono che se funzionassero il mare sarebbe in grado di smaltire abbastanza agevolmente, entro certi limiti, i liquami. Il problema quindi, oltre agli scarichi diretti che verosimilmente sono molto cresciuti nel tempo, è che molte delle condotte o perdono prima di arrivare ai 40 metri o sono adirittura spezzate (richiedono normalmente molti interventi di riparazione a causa delle mareggiate e della normale usura). I liquami si diffondono quindi a pochi metri dalla costa e soprattutto a profondità inferiori a quelle prescritte per cui salgono agevolmente a galla e non vengono “naturalmente” smaltiti dal mare. Il carico enormemente aumentato vuoi per la crescita del turismo, vuoi per l’aumento di consumo di detersivi (tutto sommato la merda, soprattutto in profondità, è il male minore) spiega il resto. E’ semplicemnte pazzesco, e in stile puramente italiano, fare un Parco Marino per impedire esclusivamente ai pescatori subacquei di pescare e permettere a tutti gli altri (pescatori di ogni fatta e inquinatori seriali) di fare i porci comodi loro.

Spero vivamente (anche per il mio sporco interessse, oggi solo di “snorkelista”) che la denuncia e i riflettori dei media abbia l’esito voluto.

Raffaele

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