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Caro – aliscafi… I capresi bloccano il porto, da noi si chiacchiera 

capri

Gli abitanti di Capri hanno bloccato il porto impedendo l’attracco degli aliscafi e costringendo uno di essi, l’Altair della Snav, a tornare indietro, visto il cordone di barche e motoscafi che nesbarrava il passo. Sul molo circa mille persone hanno attuato una manifestazione di protesta contro gli aumenti decisi dalle compagnie di navigazione private. I negozi dell’isola sono rimasti chiusi fino alle 11 per solidarietà.

La manifestazione di protesta, organizzata principalmente dai giovani di Capri e Anacapri e da quelli del Forum dell’isola, è stata avviata alle 7 di stamani per concludersi alle 18. Stamattina alle 6 le campane delle chiese di Capri hanno suonato a distesa per dare la sveglia agli abitanti dell’isola e mettere in moto la protesta. Da Capri sono partiti di primo mattino soltanto due aliscafi, subito dopo l’imbocco del porto è stato “sigillato” con le piccole barche che portano i turisti alla Grotta Azzurra e con motoscafi. Nel frattempo una folla di circa mille persone ha invaso il molo. C’è stato anche qualche momento di tensione con le forze di polizia, giunte da Napoli, ma non si sono registrati incidenti. L’ingresso al porto è stato consentito soltanto a due navi della società Caremar, il cui attracco è stato salutato da un lungo applauso da parte dei manifestanti. Gli abitanti dell’isola contestano la modifica delle tariffe decisa dalle compagnie di navigazione private che hanno aumentato del 10% le tariffe “residuali” (corse turistiche) e del 3.3% i “servizi minimi”.

Mentre i capresi si mobilitano, da noi, erano pochi, anzi pochissimi all’incontro convocato dell’Autmare, che si è svolto ieri al Capricho di Casamicciola…

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