l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|giovedì, aprile 28, 2016
Sei qui: Home » HOME » Ischia Calcio. Rainone: «A Matera concentrati per dimostrare di essere forti»

Ischia Calcio. Rainone: «A Matera concentrati per dimostrare di essere forti» 

Copia di IMG_0130

Luigi Iannucci | Pasquale Rainone è un ragazzo serio. Lo si vede da come risponde alle domande, senza euforia che pure sarebbe giustificata, ma con grande intelligenza e tranquillità. Lo si vede da come si allena durante la settimana. Lo si apprezza anche da come sta in campo, ma soprattutto per come intende lo stare in un gruppo.

Appena sei ritornato titolare sei andato subito in gol. Cosa chiedere di meglio?
«Il gol è una cosa in più. Segnare ad Ischia davanti a nostri tifosi ci tenevo molto. Lo scorso anno non ci sono riuscito, la traversa e qualche portiere me l’hanno impedito. E’ certamente una sensazione bellissima. Con la mia prestazione, coronata dalla rete, spero di aver dimostrato al mister che posso far parte di questa rosa».

Sei tra i pochi confermati della passata stagione. Che differenze ci sono?
«Rispetto allo scorso anno c’è tutta un’altra mentalità. C’è un allenatore che ci fa capire come poter vincere tutti insieme, con la giusta concentrazione. Ci sono poi tutti calciatori di serie superiore, con tanta qualità ed esperienza. Nel campionato passato c’erano tanti giocatori, che seppur bravi e forti, avevano fatto la serie D o l’Eccellenza. Si respira tutta un’altra aria. Ci sentiamo professionisti pur non essendolo».

Con il Ctl Campania vittoria meritata, ma non si è riusciti a chiudere la partita pur sfiorando diverse volte il gol. Come mai?
«C’è anche la bravura del portiere avversario. Non giochiamo solo noi in campo. Il Campania pur ritrovandosi in 10 si è dimostrata squadra scorbutica da affrontare. Il mister ha ragione nel dire che dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Il Campania alla fine non ci ha impensieriti, ma dobbiamo trarre la giusta esperienza per essere in futuro più cinici, perché potrebbe capitare di trovare una squadra più organizzata, che se non chiudi subito la storia di una partita, potrebbe trovare il coraggio di reagire. A quel punto si possono compromettere partite che non meriteresti di pareggiare o perdere».

Quest’anno ad Ischia c’è un allenatore ed uno staff di serie superiore. Si lavora diversamente rispetto agli standard di categoria?

«Si lavora in modo completamente diverso. Dal ritiro stiamo svolgendo allenamenti per me del tutto nuovi. Sono rimasto anche per questo ad Ischia. Con Campilongo ed il suo staff di qualità e di serie superiore, ho il desiderio di imparare sia a livello di mentalità, sia a livello di tattica, che di gioco».  

Sulle palle inattive diventi micidiale ogni qual volta arriva a te il pallone. E’ una tua dote?

«Cerco di sfruttare al massimo quelle poche occasioni che mi possono capitare sulle palle inattive in una partita. Essendo un difensore non ho molte possibilità di calciare a rete per fare gol. Quindi quando capita sono molto concentrato e pronto per sorprendere le difese ed andare a rete. Sono tre anni che ci riesco e sono anche migliorato anno dopo anno».

L’anno scorso forse la difesa si dimostrò il reparto più vulnerabile. Quest’anno è cambiato tutto…
«Una forte difesa è chiaramente un’arma in più. Lavoriamo molto durante la settimana sui movimenti e sulle palle inattive. Siamo sempre molto concentrati sia durante gli allenamenti che in campo. Se non subiamo gol significa che di certo non perdiamo la partita e quindi possiamo proiettarci verso la vittoria del campionato. E’ chiaro che tutto questo è un gioco di squadra, perché ci difendiamo in undici, così come quando attacchiamo e tutta la squadra che lo permette. Stiamo migliorando gradualmente domenica dopo domenica. Proviamo per tutta la settimana i movimenti sia con possesso della palla, che senza. Più passerà il tempo è più questi automatismi saranno migliori, fin a risultare tutto facile e con gli automatismi molto fluidi. Con il Campania già si è potuto vedere il movimento della squadra in modo armonico».

A Matera tra sette giorni ci sarà la prima partita di un certo rilievo. Come ci arriverà l’Ischia?
«Concentrata, per dimostrare a tutti che scenderemo in campo per fare bella figura, ma anche per far capire che siamo una squadra forte».

Lo spogliatoi, si sa, è importante per ottenere i risultati. Lo scorso anno non fu il massimo. Quest’anno?
«Siamo un gruppo unito che lavora bene. Siamo tutti a disposizione del mister, pur essendo in molti. Remiamo tutti insieme nella stessa direzione. E’ questo, poi, il segreto per poter disputare un campionato di vertice
».

E’ probabile che con il recupero di Pietro Cascone tornerai in panchina. Uno stimolo in più per farti trovare nuovamente pronto?
«Mi alleno per migliorare sempre e per potermi guadagnare una maglia da titolare. Quando sono chiamato in causa dò il massimo per dimostrare che posso far parte di questo gruppo, composto da tanti giocatori di serie superiore. Credo che con questo spirito si allenino tutti».

Dopo quasi un anno sull’isola, quali sono le tue considerazione sull’ambiente?
«Ho giocato in altre piazze, ma il tifo di Ischia è più caloroso. Ti da quella marcia in più. Alla fine ti può dare anche dei punti in classifica in più. La gente che viene allo stadio è appassionata, lo si sente. Ci seguono sia in settimana, che la domenica. In casa ed in trasferta. Si avverte questa loro grande volontà di voler ritornare nei professionisti. Nel posto in cui meriterebbero di essere».

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1