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L’Amministrazione serrarese e le anomalie nei lavori dei Consigli comunali. 

vicente

Vincente Schiano | E’ da un decennio che assisto le discussioni dei Consigli comunali ridotti agli ordini del giorno che riguardano: il Bilancio consuntivo e previsionale, Rendiconto e variazione, affidamenti della gestione dei servizi locali, approvazioni di regolamenti per l’accesso agli atti (sempre più restrittivi), nuovo Piano Urbanistico Comunale (che per alcuni nasconde eventuali favoritismi), aumento di tasse e imposte, qualche attestato di cittadinanza onoraria e/o di benemerenza. Durante i lavori che riguardano l’argomento bilancio, si verifica il puntuale atto di accusa, da parte della minoranza ed in particolare del capogruppo Francesco Di Iorio “Garibaldi”, di supposti reati sulla cattiva gestione del patrimonio pubblico unitamente alle mancate risposte dei Consiglieri di maggioranza ed il tono a dir poco acceso del Sindaco Cesare Mattera. Per dare un contributo propositivo, ritengo che l’anomalia delle anomalie da rappresentare è: l’emendamento – proposta non votato nell’ultimo Consiglio Comunale. Orbene, se l’argomento posto al secondo punto dell’ordine del giorno chiede ai Consiglieri comunali: indirizzi e determinazioni a supporto del bilancio; la proposta-emendamento del Capo gruppo di minoranza, “Garibaldi”, risulta essere l’unica veramente pratica, con effetto immediato e a supporto del bilancio: perché non è stata posta ai voti? Liquidata come provocazione evidentemente perché toccava le indennità degli amministratori, funzionari, responsabili dei servizi e di procedimento? Eppure, durante i lavori bastava emanare un emendamento per salvare le indennità e votare per il recupero delle somme elargite a professionisti incaricati contro norma, ai pagamenti effettuati verso la società partecipata denominata “La Torre” per servizi mai espletati e a tutti quei ordinativi di pagamenti effettuati senza verificare l’esistenza dell’attestazione della legalità della spesa. Infatti a leggere bene la proposta risulta divisa in due parti. La prima riguarda un atto politico-elettorale (le indennità ed incarichi che supera i 100.000,00 euro annui). La seconda, economicamente molto più consistente, riguarda il recupero di somme elargite contro norma, quindi, un reale, tangibile supporto al bilancio e un atto in autotutela in considerazione delle indagini e provvedimenti della Corte dei Conti. La votazione per alcuni Consiglieri poteva rappresentare la dissociazione da eventuali reati penalmente perseguibili. Oggi, di fatto, tutti corrono il rischio di essere coinvolti per concussione. Si può rimediare riportando la proposta nel prossimo Consiglio Comunale.

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