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Primo no alla Manifestazione del 31 Agosto. Savio: «Non siamo loro complici» 

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Il P.C.I.M-L. non parteciperà alla manifestazione del 31 agosto 2010 per non rendersi complice del potere responsabile dei gravi disservizi marittimi!

di Domenico Savio*

Dopo le prime riunioni sulla scandalosa situazione dei trasporti marittimi nel Golfo di Napoli speravamo che almeno questa volta si sarebbe potuto creare un vero e credibile movimento di lotta per conquistare alle popolazioni isolane un trasporto marittimo dignitoso, in termini di efficienza, decoro ed economicità, attraverso la formazione di un esecutivo che per cultura e passione di lotta potesse svolgere un tale difficile compito, purtroppo dobbiamo constatare, con grande rammarico, che così non è stato. Salvo qualche presenza, è stato ricostituito, o meglio riesumato, un vecchio esecutivo, che per formazione e collocazione sociale ha accumulato solo sconfitte e oggi non potrà essere diversamente.

L’esecutivo auspicato da noi avrebbe dovuto rappresentare  una netta discontinuità rispetto alle mediazioni e alle complicità col potere dominante comunale, provinciale e regionale di ieri e di oggi praticate nel passato e intorno a questa nuova strategia si sarebbero dovute costruire le alleanze di popolo e di lotta necessarie per tentare di conseguire risultati nuovi e rivoluzionari rispetto agli anni trascorsi. Al contrario è stata riaffermata la continuità della presenza del potere – responsabile delle pesanti e ignobili complicità politiche e amministrative con l’armamento privato e del disastro che vivono i trasporti marittimi nel nostro Golfo – all’interno del movimento di lotta e persino in posizione dirigente e promotrice, ciò quando da decenni le amministrazioni comunali e i loro sindaci di centrodestra e centrosinistra  sono stati e rimangono i primi colpevoli delle nostre disavventure per mare.

Il ricostituito movimento di lotta, con il tipo di esecutivo formato di chiaro stampo moderato-istituzionale, ha attribuito alle vere componenti politiche e sociali di lotta contro il potere colpevole dei mali sociali collegati all’attuale sistema dei trasporti marittimi un semplice  e umiliante ruolo di aggregate e utili solo a protestare, almeno questo si evince dalla risoluzione dell’assemblea del 19 agosto 2010 e dal manifesto per la manifestazione di martedì prossimo, quasi che per timore delle loro eventuali “indiscipline istituzionali” potessero disturbare le volontà e i disegni del potere dominante anche in questa circostanza. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista non accetta tale ruolo e si rifiuta di sostenere un esecutivo destinato a non conquistare nulla di buono e di soddisfacente alle popolazioni insulari anche nella presente situazione e di partecipare a una iniziativa tutta di potere e offensiva verso l’insieme degli isolani, che sono vittime predestinate del disastro esistente nei trasporti marittimi, a partire dalla minacciata e scandalosa soppressione delle tariffe ridotte per isolani e pendolari.

Un movimento di lotta popolare è tale solo se è totalmente autonomo dal potere politico locale, regionale e nazionale, che si è reso responsabile dei disservizi nei trasporti marittimi e automobilistici e in altri settori della nostra vita  sociale. Il potere colpevole delle nostre sciagure sociali non può e non deve stare nei movimenti di lotta popolare, né tanto meno in posizione dirigente. I sindaci e le loro amministrazioni comunali – che assieme ai loro partiti e rappresentanti nel consiglio regionale e nel parlamento portano tutta la responsabilità degli insufficienti e costosissimi collegamenti marittimi tra le isole e la terraferma – devono farsi valere, se credono veramente nelle giuste rivendicazioni dei cittadini, ma abbiamo fondati motivi per dubitarne, nelle istituzioni competenti e non farsi persino propaganda elettorale con la partecipazione alle  manifestazioni.  Inoltre, noi non staremmo mai né accetteremmo di farci guidare da una amministrazione comunale, come quella di Forio, che vergognosamente ha tolto 75 metri lineari di spiaggia libera alla collettività foriana per destinarli agli affari privati.

Per tali ragioni politiche e sociali il P.C.I.M-L. non parteciperà alla manifestazione del prossimo 31 agosto promossa dalle amministrazioni comunali e da un movimento popolare che non ha proprio nulla di lotta e di classe per difendere veramente gli interessi della collettività e, particolarmente, dei lavoratori occupati e disoccupati, dei pensionati, delle casalinghe e dei pendolari tutti. Comunque, restiamo sempre disponibili per l’organizzazione di un vero “fronte unito di lotta”  contro il potere politico ed economico dominante, unico responsabile di tutti i mali sociali delle popolazioni isolane e del movimento turistico, ma che sia  un fronte di lotta credibile e sempre lontano dagli intrighi e dagli interessi di potere e di palazzo. Solo un simile movimento di lotta può conseguire dei risultati positivi a favore dei bisogni di vita delle masse lavoratrici e popolari residenti e turistiche.

* Segretario generale del P.C.I.M-L.

domenicosavio@pciml.org

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