Privatizzazione Caremar. Tutti ammessi, si passa alla fase 2
Rifim (Medmar), Snav, Navigazione Libera del Golfo, Alilauro Gruson, Delcomar, Ustica Lines, Cantieri Palumbo, Moby Lines e TTT Lines (con altri) hanno superato la prima fase di una privatizzazione che si prevede lunga e battagliera. Per completare il quadro delle partecipanti va considerato che la VETOR è stata esclusa perchè non ha presentato la documentazione e che in passato aveva inviato una lettere alla Regione per essere invitata alla gara. Il bando della privatizzazione della Caremar è pubblico e non prevedeva inviti. Prima di andare avanti è necessario appuntare, ancora una volta, ai tecnici regionali estensori del testo di aver rimasto diverse porte aperte. Una su tutte? Anche dalle FAQ, ad esempio, non si capisce se dopo l’assegnazione c’è la possibilità di poter accorparsi insieme (si uniscono più partecipanti) o se la ditta aggiudicatrice dovrà continuare da sola. Ma questo è un dettaglio che potremo raccontare, tutto, con maggiore serietà e dedizione dopo questa fase.
La “due giorni” massacrante per aprire le buste e dove i contendenti hanno espresso una lunga formulazione di quesiti e di problemi ha portato all’ammissione di tutti i partecipanti. Nei prossimi giorni la documentazione presentata sarà valutata nel merito e i tecnici della Regione stileranno la lista di chi parteciperà e di chi non ha i requisiti necessari.
Dopo questa fase con la relativa proclamazione degli ammessi, ai privati verrà concesso ai accedere alla data room di Caremar per verificare i conti, le cause di lavoro e studiare la compagnia dal di dentro. Questa fase permetterà, inoltre, ai partecipanti di scegliere se continuare nella privatizzazione o ritirare la propria candidatura.
La saga delle “eccezioni su tutto” che ha visto i soliti protagonisti e si preannuncia una privatizzazione lunga e battagliera
GLI 8 MILIONI. La voce è sempre più insistente, ma sembra che l’azienda che oggi effettua i collegamenti Caremar, gode di un’anticipazione di ben 8 milioni di euro da parte della Regione Campania. Nella delibera di cui sopra, infatti, vengono citate diverse formule, per il mantenimento della compagnia pubblica(?). 8 milioni fino al 31 dicembre e poi la possibilità di rinnovare questo atipico contratto Regione-Caremar fino alla fine della privatizzazione. Nel frattempo, però, sembra che il TAR abbia già ricevuto la denuncia di diversi privati contro questo accordo.