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sequestrato a bordo della QB Elba al largo di Istanbul

Salvate Pietro Paolella
sequestrato a bordo della QB Elba al largo di Istanbul 

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Pietro Paoella è il prmimo ufficiale della QB Elba, una navo cargo di bandiera Italiana ancorata nell’Area B3 al sud del Bosforo in Turchia che vive una vera e propria situazione di massima emergenza.
A bordo con l’ischitano il Comandante Guido De Gregorio, il mozzo Mendoza Heraldo e i marinai Julius Bacus e Jieson Perez.
Questa mattina il Comandante De Gregorio ha inviato una nota – che Il Dispari ha ricevuto – dove annuncia uno STATO di ASSOLUTA EMERGENZA.

“Il sottoscritto Com.te Guido DE GREGORIO matricola (omissis) iscritto presso il compartimento marittimo di Trapani, dal 28.06.2013 codesta nave QB ELBA, si trova all’ancora in area B3 sud Bosforo
(Turchia). Eravamo stati informati dal nostro armatore la Cube S.p.A. che la società era in progetto di un riasetto finanziario che a breve le banche dovevano elargire.
Dopo tante vicissitudini siamo arrivati fino ad oggi 23 c.m. che siamo rimasti solo in 5 persone Abbiamo i frigo cambusa guasti, abbiamo dovuto buttare per la seconda volta tutti i viveri freschi e congelati, abbiamo perfino chiamato il direttore per vedere cosa potevamo fare . Abbiamo seguito il suo suggerimento, ma con esito negativo. Il Direttore di Macchina (sbarcato) per malattia giorno 20 c.m. ha lasciato le casse di servizio piene, e più o meno abbiamo ancora 3 giorni di autonomia sul DDGG dopodiché resteremo al buio, senza poter cucinare la pasta e nient’altro, non potremmo lavarci non avremo luce nelle cabine a prescindere che siamo senza viveri . Siamo in una situazione incresciosa, non possiamo lasciare la nave, mi viene negata la barca da parte della compagnia per recarmi dal Consolato mi trovo e ci troviamo sequestrati a bordo.
Chiediamo aiuto alle autorità italiane all’estero per risolvere questo problema a tergo inserite le firme del personale che e rimasto a bordo e che aspetta vivamente di ricevere oltre allo stipendio anche avere la possibilità di sbarcare per andare su altre compagnie più sane.”

L’appello de Il Dispari è rivolto agli amici onorevoli e senatori affinchè si possa far pressione sulla Farnesina. Pietro e gli altri devono tornare a casa! Sono “sequestati a bordo dallo scorso 4 giugno.

Seguono aggiornamenti

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