Senza disabile a bordo? 389 euro di multa. Ma Giorgio D’Angelo non ci stà! 

Ricevo e pubblico, molto volentieri, questa lettera di Giorgio D’Angelo su una questione molto delicata alla quale segue l’intervento del Prof. Gigi D’Angelo che, invece, mette in evidenza un grave comportamento da parte dei vigili urbani di Ischia – che puoi leggere seguendo questo link – che lascia pensare e che dovrebbe, in qualche modo, far sì che il Comando Vigili di Ischia esigesse dai suoi maggiore accoglienza, delicatezza e preparazione… ma sappiamo che è chiedere troppo.

«Gentile Gaetano,ti chiedo uno spazio sul suo blog per esprimerle il disagio per l’accoglienza che i turisti disabili e i loro familiari sono costretti a vivere sull’isola d’Ischia, nel Comune di Ischia in particolare.
Ho scelto, di portare mia moglie, purtroppo disabile a causa di una grave malattia, in vacanza già dal mese di luglio sull’isola per la vicinanza alla città nel caso di urgenza; per la presenza di cure termali; per il clima e la frescura offerta da una vegetazione straordinaria. Sabato scorso mi sono recato al porto di Ischia per prendere mio figlio al traghetto che portava con sé materiale sanitario necessario alle cure di mia moglie e sono stato fermato da due vigilesse che, senza sentire alcuna ragione, mi hanno dato una multa di 390 € sostenendo che non è possibile circolare sull’isola senza la persona disabile a bordo.  Sono rimasto, poi, esterrefatto quando, mostrando il tagliando dell’handicap con cui ero sbarcato un mese fa, mi è stato risposto che quel permesso senza la persona disabile a bordo non valeva niente e che potevo anche riporlo. Non ho trovato la normativa che cita quanto sostenuto dalle due giovani vigilesse e non capisco la sanzione e gli articoli del codice contestatimi che si riferiscono al divieto di sbarco sull’isola per auto della Regione Campania ma non alla circolazione per gli autoveicoli al servizio delle persone disabili. Tra i miei tanti problemi ora dovrò preoccuparmi anche del ricorso al Prefetto di Napoli o al Giudice di Pace di Ischia, sostenendo ulteriori spese! Vorrei, se me lo concedi, esprimere alcune considerazioni sulla vicenda nella speranza che chi è preposto all’applicazione delle norme le possa leggere e adoperarsi a che non si ripetano più comportamenti del genere verso chi nella quotidianità vive già tante difficoltà. Mi chiedo e ti chiedo: assistere un familiare disabile significa svolgere tutte quelle attività necessarie quali fare la spesa o comprare le medicine, per la conformità del territorio isolano, ciò è possibile senza l’uso dell’auto? Le sembra logico che qualunque spostamento con l’auto debba avvenire sempre con il disabile a bordo?
Già perché secondo i vigili di Ischia se mi fermano mentre sto parcheggiando senza mia moglie a bordo mi possono multare; potrei, addirittura, prendere una multa al giorno di 389 euro!!
A che serve permettere di imbarcare l’autoveicolo se non è possibile utilizzarlo?
Ammesso che tale norma esista, per quale motivo non viene esplicitata al momento dell’emissione del biglietto d’imbarco? E poi, caro Gaetano, l’ultima amarezza è cogliere comportamenti diversi con gli automobilisti: per un signore davanti a me, fermato senza patente, è stato chiuso un occhio (anzi due) ed è stato  fatto andare via per evitargli il sequestro della patente. Io, invece, sono stato trattato come se avessi sbarcato clandestinamente l’auto e come uno dei soliti furbetti che grazie alla compiacenza di qualcuno riesce sempre a fare il proprio comodo.
Sento parlare di calo del turismo ad Ischia, in questa splendida isola che ha tra le sue caratteristiche le terme, le terapie, l’accoglienza…, anche per i disabili e le loro famiglie! Se queste sono le cose che succedono d’estate, ci credo! Per quanto mi riguarda, ho detto a mio fratello, che non metterò mai più piede ad Ischia.
Distinti saluti
Sig. Giorgio D’Angelo»