“E LE STELLE STANNO A MANGIARE. La Dolce Vita continua”… Una serata glamour alla Colombaia 

Nella splendida cornice di Villa La Colombaia, all’interno del festival Luchino Visconti Forever, è stato presentato, con enorme successo, il libro di Franca Foffo “E le stelle stanno a mangiare”. All’interno del giardino, ricco di ortensie, il fiore tanto amato dal grande regista, il Sindaco di Forio, Franco Regine, ha introdotto il libro e la serata affiancando al mitico Mimmo Cavicchia (proprietario della Taverna Flavia di Roma) la altrettanto mitica figura di Maria Senese, ischitana doc e anche lei amica dei vip soliti trascorrere le vacanze nell’isola d’oro negli anni 60. Franca Foffo ha ricordato un altro parallelo tra Roma ed Ischia: il set della Regina dagli occhi viola, Liz Taylor, ad Ischia. La serata è stata egregiamente animata dalle domande del giornalista Gian Pietro Fiore.

Ed infine la già meravigliosa cornice della Villa la Colombaia è stata riportata indietro nel tempo (nella Dolce Vita, per l’appunto) dalle emozionanti letture dell’attore Edoardo Siravo accompagnato dal pianista ischitano Salvatore Vitale e dalla proiezione su un maxischermo di cento scatti d’autore, testimonianza unica di una Roma Hollywood sul Tevere. Divertenti gli interventi dell’attrice Lucianna De Falco ( tra le protagoniste della soap ” Un posto al sole”) e della voce radiofonica di Francesco Troncarelli.

Il libro di Franca Foffo “E le stelle stanno a mangiare La dolce vita continua” (Sovera Edizioni) racconta, attraverso i piaceri della tavola, segreti, vizi e virtù dei grandi protagonisti delle notti romane negli anni ’50 e ’60: Burton e Liz, Ranieri e Grace Kelly, Ava Gardner e Walter Chiari, Audrey Hepburn e Mel Ferrer, Sinatra e Barbara e, ancora, Tony Curtis, Yul Brinner, Marlon Brando e molti altri, praticamente tutti.

Al centro di quest’ affresco moderno, c’è Mimmo Cavicchia – patron del celebre ristorante romano Taverna Flavia – protagonista a sua volta di un “film impossibile” a cui la nipote Franca si appassiona fin da bambina, restituendocene il ricordo in pagine tese fra mito e realtà.