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“Quanti cani risiedono a Sant’Angelo? E’ mai possibile che tutti i padroni siano dei simili zozzoni?” 

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Vicente Schiano | E’ dal mese di giugno che a Sant’Angelo sono tanti quelli che chiedono la benedetta pioggia per ripulire le strade dalla cacca dei cani. In altri posti d’Italia è arrivata, a ripulire l’aria e a lavare le strade, che ne avevano un gran bisogno. E’ comprensibile che l’argomento non è proprio uno dei più delicati, dato che parlerò proprio dell’immonda cacca di cane che in parte copre i manti stradali e marciapiedi. In proposito non conosco l’esperienza e la sensibilità di altri, ma la mia è a dir poco drammatica. Da qualche anno a questa parte camminare per le vie di Sant’Angelo ed in particolare la parte alta equivale a fare un vero percorso a ostacoli, e non sto esagerando. Ogni giorno, incontro cittadini che camminano prestando a dove appoggiano i piedi la stessa attenzione che va posta nel momento in cui si attraversa un campo minato. In più occasioni qualche gradito ospite mi ha chiesto: “Quanti cani risiedono in questa zona? Ed è mai possibile che tutti i padroni siano dei simili zozzoni?”

Come è possibile che esistono personaggi che possiedono piccoli mostri che la natura, in un momento di inspiegabile crudeltà, ha voluto assimilare alla razza canina? Ebbene, non è l’unico fatto negativo le deizioni canine, ma, vi è pure la paura quando all’improvviso si è abbaiati da cani liberi mentre si passeggia godendo il cielo stellato.

Propongo agli Amministratori più attenti e responsabili di adoperarsi ad una campagna di spot atti a prendere in giro la maleducazione dei padroni che non si preoccupano di imbrattare strade di ”ricordini” dei loro animali. Cerchiamo di trasmettere un messaggio di educazione civica attraverso spot leggeri e ironici. Speriamo che, con il sorriso, i cittadini imparino a rispettare l’ambiente. Facciamo appello a quel briciolo di senso del dovere e di rispetto per il prossimo. Cerchiamo altresì, di sensibilizzare quei soggetti che vivono beatamente indifferenti a qualsiasi danno o fastidio provocato ad altri.

In tanto scollamento e crisi di valori i responsabili del progetto, quindi, saranno ricordati di essere meritevoli di un’iniziativa molto apprezzata dalle coscienze libere e animi sensibilioltre a tutto il ritorno all’immagine turistico.

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