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2. Alla Chiaia, benvenuti nel ghetto foriano! 

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Ecco le foto della caciara di questa mattina alla spiaggia della Chiaia, un pezzo di spiaggia brutalmente “sub” privatizzata. Un progetto “La neve e l’Isola” che accoglie al suo interno quello ormai famoso “Un Arenile aperto a tutti”… guarda caso, aperto a tutti a pagamento però.

L’Amministrazione Regine ha messo a segno il peggior colpo di quest’estate. Una scelta che non piace a nessuno e che, con la “bugia mentale” di voler essere un’apertura ai “disabili”, hanno dato in sub concessione (ovviamente all’amico dell’amico) un pezzo di spiaggia, grande o piccolo che sia…

Da più parti si è detto che la spiaggia era attrezzata per i disabili, ma tra le carte che potete leggere seguendo questo link, non c’è un requisito che qualifichi i “bagnini” proprio per poter trattare persone speciali come i diversamente abili. Intrattenimento, balneazione e così via, niente di niente che possa tutelare i servizi ai disabili.

Ridiamo un po’. Leggete un po’ tra gli obblighi del gestore cosa c’è: “porre a disposizione  di chiunque ne faccia richiesta  tutti gli altri servizi a pagamento, senza  limitazioni o discriminazioni di sorta;

Capito? E’ fatto obbligo al gestione di mettere a disposizione i suoi servizi a pagamento… E doveva arrivare il Comune di Forio… Ma per piacere…

Tra gli allegati di queste chicche ne troverete tante, ma di qualche riga che tenga conto dei disabili no! Però c’è un ulteriore particolare che è bene portare in evidenza. Tra le caratteristiche della proposta di gestione  della Spiaggia si legge al punto D4: «Iniziative ed agevolazioni di tipo sociale: eventuali iniziative specifiche o forme di agevolazione che il concorrente intenda  adottare a favore di determinare  categorie svantaggiate o meritevoli di tutela quali i bambini, gli anziani, i portatori di handicap, ecc.» Bambini, anziani, portatori di handicap… “becera macelleria”  per appararsi il culo…

Ma una buona notizia c’è! Leggete un po’…
Secondo il contratto, al punto 5, c’è scritto che  i cartelli, tra gli altri vincoli, devono essere scritti in inglese, francese e tedesca. Cosa che non è! Quindi!

Leggiamo insieme il punto 11:


Che ne dite, questi 100 al giorno glieli facciamo pagare ai sub concessionari o no? I cartelli sono sbagliati e non vogliamo essere più “nsist”… facit fa e’ brav!

La storia della spiaggia privatizzata continua…

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Basta, diciamo basta alle solite ipocrisie “disabili”

Rosa Di Iorio, Presidente I.sole d’Amore | La disabilità è una cosa seria, troppo seria per essere usata come password, giustificando pseudo azioni a favore delle persone già duramente colpite. Accade nelle scuole, quando s’iscrive un alunno disabile, i dirigenti esultano, si può nominare più personale (prima perché ora la situazione è molto più difficile). Accade negli uffici sociali perché i disabili rappresentano una giustificazione per presentare progetti di dubbia utilità. Accade nelle spiagge, come alla Chiaia di Forio…

E diciamo basta con questa speculazione e cerchiamo di capire per un attimo, quanto sia veramente difficile, convivere con una disabilità, dura per chi la patisce e altrettanta dura per le famiglie, che si trovano a dover gestire situazioni complesse il più delle volte in solitudine.

Mamme o padri che devono rimboccarsi le maniche per lottare come “Chisciotte contro i mulini di vento”. Quando cose vengono dette negli ambiti corrispondenti (scuola, uffici sociali, amministrazioni di ogni tipo), allora i disabili diventano realtà fantasma… Ah! Ma davvero ci sono tanti sull’isola…. Ah! Ma davvero la logopedia è ancora negata… Ah! Ma davvero in estate rimangono a casa?

Il tutto si converte in una realtà virtuale per chi ha il dovere d’impegnarsi per attuare politiche davvero integrative… e quando le associazioni alzano la voce, quando le famiglie si stancano e fanno “i pazzi”… allora si alzano i muri di gomma dove le parole arrivano in un attimo e tornano a chi le ha dette senza essere ascoltate.

Rimane la delusione, l’amarezza, la solitudine… Ma i disabili non si rassegnano, le famiglie neanche… e continuano a lottare per la parità di opportunità nonostante il menefreghismo, nonostante la sordità.

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