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2010 a.C. odissea nel Calcio 

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Dove “a.c.“ stà per  avanti Crisano e “Calcio” per Ischia Calcio!

Non vi è dubbio che il tipo di calcio che ci siamo dovuti sorbire (molto più corretto di: vi siete) negli ultimi tempi appare un lontanissimo parente in disgrazia rispetto al Nuovo Calcio che ci sta deliziando da dopo il 2010.

L’essere riusciti a strappare (forse o senza il forse è più corretto affermare che si è strappato da solo) dall’abbraccio interessato della famiglia Serao, numi tutelari dell’Arzanese, l’enfant prodighe del Calcio Campano (per favore mi si lasci passare l’enfant) il mai troppo osannato Nicola Crisano, è stata una di quelle operazioni che si ricorderanno ad imperitura memoria negli annali del calcio continentale e non solo.

Chi non ricorda l’eccezionale percorso del primo anno caratterizzato dal conclamato programma triennale con i suoi quattro Tecnici e con la valorizzazione dei giovani Manzo, Scarlato, Ercolano e Sarli, ed il marginale episodio che a dicembre allo splendido giocattolo si era rotta la corda degli Euri.

Niente paura, l’intervento provvidenziale di Lello Carlino era già stato abbondantemente programmato, pianificato e codificato dal funambolico D.S. grazie alla massima imperante: “passato un Santo si prepara da subito la nuova festa!”

Del resto le cronache antiche e recenti attribuisco a Mister Carpisa il giuramento di eterna unione con il D.S. dal Cugino Importante nonchè novello studente esemplare in quel di Coverciano al Corso di D.S. (qualcuno parla già di primo banco. Billone e Taratà sorrideranno!) .

Appare oltremodo ripetitivo ricordare il carico economico di cui il Presidente si è sobbarcato l’onere pur di far convolare a giuste nozze la sua Green Island con una illibata Ischia Calcio.

Così come appare solo un mero sfoggio ricognitivo evidenziare gli esorbitanti costi del trascorso campionato anche se, come sempre guidato dalla sua enorme onestà intellettuale,  il solito D.S. dal Cugino Importante ha candidamente confessato di: “essersi fatto prendere la mano contrattizzando molti calciatori pressoché inutili”.

Trovo invece estremamente appropriate le riserve del duo Carlino-Celentano sull’attuale momento di profonda crisi generale e specificatamente nel calcio nostrano e della sua ridotta partecipazione.

Al punto che non trovo quindi assolutamente trascurabile l’intuibile costo del ritiro pre-campionato in quel di Roccaraso caratterizzato dai pirotecnici arrivi e partenze di calciatori in prova in forza delle conclamate scommesse del solito D.S. dal Cugino Importante sulla loro corrispondenza ai dettami tecnici di Sasà.

Così come pure i tanti under a cui si è fatta vedere la luna a mezzogiorno (forse più opportunamente ai rispettivi genitori),  giocatori di cui l’Allenatore ne ignorava totalmente l’esistenza ma ai quali il riconosciuto fiuto di talent scout del solito D.S. dal Cugino Importante aveva pronosticato futuri a dir poco esaltanti.

Per non far torto proprio a nessuno non si contano gli ospiti di riguardo, gli spettatori non paganti, gli inviati speciali, il tutto sempre religiosamente immortalato con le istituzionali foto d’ordinanza.

La stagione delle scommesse (tutte perse) ha raggiunto il livello di massimo splendore, infatti la tratta Ischia-Roccaraso andata e ritorno è risultato essere il tragitto più percorso di questo torrido agosto grazie all’opera indefessa di Sasà novello Capo Stazione sempre più incazzato.

Siamo all’inizio di un anno importante i cui primi passi non brillano certamente per coerenza ed a volte per chiarezza.

Il passaggio in Lega Pro non è ancora riuscito a debellare del tutto le scorie di una spocchia congenita e l’esaltazione del proprio IO a discapito di una crescita doverosa in termini professionali e di concretezza.

Purtroppo si continua a vivacchiare senza intravedere un minimo di crescita in termini di maturazione. Affermazioni del D.S. quali: “credo di aver messo a disposizione di Campilongo e del suo staff una squadra all’altezza della situazione “ o come “ringrazio il Presidente e la Società di avermi dato carta bianca su qualsiasi decisione” la dice proprio tutta su come si mistifica la verità.

Nonostante il passaggio in Lega Pro si continua a privilegiare l’ IO incurante delle palesi scemenze che si tenta di propinare ai più sprovveduti.

L’avvento di Pino Iodice, forte del suo enorme bagaglio di esperienza e della profonda conoscenza del settore e maggiormente guidato dalla sua riconosciuta onestà intellettuale, deve rappresentare la stagione dell’autentico rinnovamento per la Società di Carlino.

Deve, con il suo attivismo e competenza, provare a coagulare intorno ai colori giallo-blù coloro i quali compatibilmente con le personali disponibilità economiche possano insieme al Gruppo Carlino iniziare quel percorso che con le profonde riforme Federali possa farci approdare ben oltre le posizioni da cui immeritatamente eravamo stati estromessi .

Quella che ho definito Odissea nel Calcio Ischia và lasciata nell’armadio dei ricordi più belli, più esaltanti, più gratificanti.

Il tutto era frutto di una profonda passione e di un immenso amore per la propria terra, che una lenta erosione strumentale ha finito per relegare nei soli ricordi.

Resta però immutato l’amore per il giallo ed il blù e resta la voglia di vivere una nuova stagione di riscatto e di riconquista di quelle posizioni che ci furono scippate.

Con questo AUGURIO che si ricomincia fiduciosi.

 

 

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