l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|venerdì, aprile 29, 2016
Sei qui: Home » ipad » 25 ottobre: “Gianluca Day” (e non solo…)

25 ottobre: “Gianluca Day” (e non solo…) 

Can che Morde | “Eran trecento, eran giovani e forti. E sono morti!”. Oh cacchio, facendo ordine dentro e fuori la cuccia è svolazzato dalle mie parti un foglio, da cui è venuta fuori “La spigolatrice di Sapri”, famosa anche per noi quadrupedi. Ma il collegamento è stato obbligato: non eran trecento anche gli sfortunati partecipanti ammessi al concorso per i Vigilini, sbandierato da Giosi Ferrandino e compagni prima delle ultime elezioni e poi rinviato a risultato acquisito? Pare proprio di sì! E anche in questo caso, cioè dal concorso che si terrà finalmente il 25 ottobre, di morti e feriti (metaforicamente parlando), proprio come a Sapri, ce ne saranno tantissimi. Pensate solo al mitico –quanto a preferenze- Gianluca Trani: il Presidente in campagna elettorale si dice abbia avuto l’onore di ricevere la quasi totalità dei vigilini uscenti ed aspiranti tali e, rivolgendosi loro con fare fraterno, gli avrebbe detto, uno per volta: “Per me hai già la divisa addosso!”. Non a caso, come ricorda sempre Giovanni Sorrentino rievocando un aforisma del compianto Umberto Di Meglio, “le confidenze si fanno una alla volta”. Il 25 ottobre, quindi, sarà il “Gianluca Day”, una specie di redde rationem che, poco tempo dopo, rivelerà i fortunati vincitori che indosseranno la divisa per il prossimo triennio, ma soprattutto quelli che saranno pronti a scotennare (politicamente e forse anche fisicamente parlando) il loro santo (si fa per dire) protettore. Piccola pausa (Jack, avvicinami la ciotola che ho sete).

Ma cosa ne sarà dei circa 260 esclusi? Tra di loro, ci sono moltissimi di quelli che hanno fatto la Scala Santa: non quella in San Pietro, ma a Sant’Antuono. E non da Don Giuseppe Nicolella (che di scale ne ha solo quattro o cinque per scendere sul sagrato della sua bella chiesina sottoposta alla strada), ma proprio all’altare di Don Gianluca, che sotto l’ala protettrice di Papà Gabriele li ha ricevuti con estrema cortesia e, per quanto se ne sa in giro, ha fornito loro –indistintamente- uguali garanzie di successo. Si prevede sovraffollamento di traffico e impraticabilità di campo da quelle parti, di qui a un mesetto e mezzo. Parola d’ordine, ovviamente: “Concilia?

Io ce l’ho con Gianluca? Macché! E chi lo vuole sentire il Gaetano-Direttore, che peraltro mi sta anche un po’ sulla coda (per non dire altrove) perché l’unica volta che desiderava un cane aspirava ad un alano (forse perché lo voleva alto più o meno come lui…). Gianluca “the President è un simpatico sornione e quando mi vede, anche se non mi dà nulla da mangiare (s’è fatt chiatt chiatt, non so se più per colpa del cibo o di Giosi il Sindaco), mi accarezza sempre. E a dimostrazione di questo fatto, è opportuno ricordare che sono tantissimi altri ad aver elargito promesse e pacche sulle spalle per il vigilin-pensiero: Pasqualino Migliaccio, ad esempio, pare sia stato ispiratore di una quarantina di istanze, proprio come Enzo Ferrandino e Luigi Boccanfuso. Il fronte ex forzitaliota, al di là di piccoli, rituali adempimenti targati Paolo Ferrandino e Sandro Iannotta, o sparute segnalazioni che hanno fruttato il sensibile aumento di consensi al sempre più isolato Luigi Mattera, non sembra aver rappresentato particolari esigenze collettive, ma solo le solite fughe solitarie dei singoli. Per il resto, qualche promessuccia qua e là, da un lato e dall’altro, oltre alle “direzionali” di Giosicchio, senza considerare che di certo la minoranza non starà a guardare e per i più buoni (tutti, cioè, tranne Ciro Ferrandino e Carmine Bernardo, quindi…), oltre a qualche praticuccia da risolvere velocemente all’ufficio commercio e/o all’ufficio tecnico, tra un vagito e l’altro ci potrebbe scappare qualche buona sorpresa; anzi, forse una sola! Sotto questo aspetto, il Sindaco è costretto ad essere particolarmente pidocchio, altrimenti quei famelici dei suoi lo rosicchiano vivo.

Adesso mi metto comodo e dopo aver terminato la mia piccola dose di crocchette (sono a dieta come il direttor Gaetano), voglio provare a fare il cane serio. In questo sistema da quattro soldi, dove la meritocrazia non la si vede neppure col cannocchiale, mi dite una cosa? Ma voi, condannereste più i politici che ancora illudono la gente con questi giochetti schifosi, o i genitori dei giovani aspiranti vigilini, che anziché spiegare loro che è il caso di cercarsi un lavoro serio, li inducono a pensare che lavorare quattro mesi l’anno con lo straccetto bianco addosso (quando riescono ad ottenerlo e non sono costretti a restare in borghese solo con la paletta) rappresenta la soluzione di tutti i loro problemi? E poi parlano di vita da cani… Sapete che c’è di nuovo? Meglio dormirci su, tanto nulla cambia. Aspettando il “Gianluca -& Co.- Day”. Bauuuuuuuu!

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1