“A.A.A. cercasi autobus disperatamente” 

Maria Luisa Sergi* – C’era una volta il trasporto pubblico. Inizia così il quotidiano incubo fiabesco, vissuto, e purtroppo non sognato, dalle migliaia di utenti ischitani costretti a viaggiare su mezzi pubblici che troppo spesso non raggiungono la meta prevista, ad attendere per più di un’ora alla fermata del bus, estate e inverno, con il caldo afoso e con la pioggia battente. Situazione ancor più complicata per gli studenti delle zone collinari dell’isola che, per ovvie ragioni di oggettiva mancanza di alternative, devono, o per lo meno dovrebbero, usufruire del trasporto pubblico.

A nulla sono servite le mie richieste e quelle dei genitori, insieme ai sindaci di Barano e di Serrara Fontana . “A.A.A. cercasi autobus disperatamente” rimane lo slogan dei ragazzi che arrivano a scuola ad attività didattiche già iniziate. Il diritto allo studio e al lavoro garantiti dalla Costituzione per migliaia di studenti (e lavoratori) è ormai solo un miraggio, a causa dell’impossibilità di usufruire dignitosamente di un mezzo pubblico. E’ umiliante per i ragazzi dover giustificare davanti al Dirigente scolastico i continui ritardi a scuola perché “Non ci sono autobus!”». Ormai alle continue promesse – circa una presunta normalizzazione del servizio – non credo più, e guardo quasi ogni mattina il volto dei miei ragazzi che con gli occhi abbassati si giustificano di una colpa non loro.

(*) Dirigente scolastico I.C “Antonio De Curtis” Barano d’Ischia