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A volte ritornano, riecco il volpino’s boy 

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A Forio, purtroppo, sono cambiati solo i nomi, le modalità operative sono rimaste uguali. E’ di questi giorni, infatti, che la vecchia cara amministrazione, attraverso uno dei suoi uomini più chiacchierati ancora proietta la propria ombra sul palazzo municipale, quello vecchio ovviamente, mica quello nuovo fittato a soli 120mila euro l’anno…

Secondo fonti molto vicine a Il Dispari, l’ex “addetto stampa” della maggioranza Regine, fido dell’assessore Nicola Monti, dopo essere stato nominato in seno alla società foriana che gestisce il Porto di Sant’Angelo, ha avanzato una richiesta di riassunzione al comune di Forio.

Attraverso il proprio difensore, l’avv. Nicola Lauro, infatti, l’ex “addetto stampa” ha richiesto di essere assunto in pianta stabile dall’ente in quanto avrebbe fornito la propria prestazione professionale in maniera continuativa e diretta, nonostante le interruzione, tra un periodo e l’altro, in segreteria particolare del sindaco (Regine)

Secondo le nostre fonti ci troviamo davanti a richieste “giuridicamente inconsistenti” ma legittime se ci mettiamo dalla parte di Castellaccio. Il dato preoccupante, però, è che nella maggioranza attuale ci sono almeno due “pezzi da 90″ che avrebbero potuto coordinare la richiesta.

Il primo, senza ombra di dubbio è proprio il sindaco Francesco Del Deo che in quanto a “volpini” è un esperto intenditore, l’altro, senza svelare troppi altarini è quel Stani Monti, ops, Verde che ha raccolto molto nelle scorse elezioni. I maligni raccontano che Stani abbia raccolto proprio dove NIk aveva seminato…

Ovviamente se Francesco Del Deo e la sua maggioranza nomineranno un “vero” avvocato contro la richiesta patrocinata dall’avvocato Lauro, allora questo articolo verrebbe smentito. Attendiamo, a questo punto, di leggere dall’albo pretorio i passi che farà la maggioranza eletta quasi 100 giorni fa…

Concordata o no, in conclusione, va evidenziato che queste richieste sono quasi sempre pericolose per gli enti. Senza voler per forza ritornare su fatti simili come quelli accaduti alla Colombaia con Vuoso, può essere propedeutico per comprendere i fati, fare il parallelo con quello che è successo ad Ischia, dopo la fine naturale del contratto con la dirigente della Biblioteca Antoniana, oggi membro del Direttivo della Colombaia che ha avanzato, al comune di Ischia la richiesta di ben 400 mila euro… Oggi Castellaccio chiede la riassunzione, domani, così come gli attuali della Colombaia, chissà cosa potrà richiedere…

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