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Acquisizione Caremar: in corsa solo SNAV-ALILAURO GRUSON e TTTLINES 

Ischia

Ci siamo quasi domani si saprà all’apertura definitiva delle buste chi e come avrà preso Caremar, un pezzo importante di quella che fu la compagnia nazionale Tirrenia. Dalla griglia iniziale delle aziende in corsa solo tre non risultano escluse, probabilmente per l’assenza di vizi formali e sostanziali nell’istruttoria della domanda di ammissione. E oggi allo sprint finale solo queste tre risultano le compagnie ammesse all’ufficializzazione del passaggio definitivo prevista per domani alle ore 12,00. Si tratta di SNAV-ALILAURO GRUSON-TTTLines.
Quest’ultime tra le offerte con matrice isolana, risultando la prima del Senatore Salvatore Lauro e l’altra potendo contare tra le sue fila il nome di imprenditori azionisti di spicco come Michele De Siano, fratello del senatore Domenico De Siano ed imprenditore di grido in quel di Lacco Ameno e nell’intera isola d‘Ischia con i suoi Hotel e i supermercati. Il bando come è noto ha previsto due gradini, prima la manifestazione di interesse e ora l’offerta vera e propria da selezionare al ribasso su una base d’asta parametrata al prezzo di mercato della compagna di navigazione. Unico neo il credito della compagnia, circa 8,4 milioni non più esigibile per intero da Tirrenia e attualmente iscritto a bilancio per la metà della somma,4,4 milioni, dopo un riassorbimento per tranche successiva di una posta creditoria che nel 2009 ammontava a 16,8 milioni.
La procedura scadeva oggi 27 giugno. Domani si saprà quale acquirente della Caremar diventerà a tutti gli effetti proprietario al 100 per cento della compagnia di navigazione e degli asset collegati e subentrerà, come affidatario, dei servizi di trasporto nel Golfo. La convenzione pubblica con il ministero dei Trasporti del valore 19 milioni di euro annui, durerà per altri nove anni assorbendo i tre già trascorsi sul totale di 12 previsti dalla legge sulle privatizzazioni del 2009. Si conclude così il lungo iter per la gara europea avviato dalla precedente amministrazione di Palazzo Santa Lucia e condotto in porto dall’attuale assessore regionale Sergio Vetrella. Istruttoria della gara europea resa complessa dalla stretta correlazione con i tempi della privatizzazione della compagna madre Tirrenia, dalla necessità di cedere il ramo pontino, da due anni in carico a Laziomar e anche dalla accurata verifica di debiti e crediti da porre nel piatto delle imprese interessate all’acquisto. Non a caso, per oltre un anno e mezzo, all’istruttoria della gara ha lavorato un advisor selezionato con bando pubblico della Regione. Intanto sono prorogati d’ufficio i servizi minimi di trasporto marittimo connessi agli obblighi di servizio pubblico e assicurati per Napoli e le isole del golfo dalla Caremar. Il mercato dei trasporti via mare è un mercato appetibile, nel golfo Campano conta su un alto valore economico con otto milioni di passeggeri l’anno tra turisti, pendolari, residenti e non, oltre che merci e mezzi pesanti.
Un mercato tuttavia ingessato e affatto funzionale e funzionate alle esigenze dell’utenza che con Caremar ora perde un altro pezzo importante di servizi pubblici. Andando a guardare ai bilanci Caremar la compagnia di navigazione ha fatturato 56 milioni di euro nel 2010 di ricavi registrando costi per 59 milioni.
La flotta della Compagnia di navigazione, impegnata esclusivamente nelle tratte da e per le isole del golfo, senza contare quanto già ceduto alla Laziomar è costituita da nove unità di navigazione di cui quattro motonavi-traghetti, 2 motonavi veloci, impegnate sulle tratte per Ischia e Procida, un catamarano veloce e altre due unità smart di ultima generazione. Sono invece 198 le unità di personale marittimo ai quali vanno aggiunti 15 amministrativi. Sette le unità impegnate in ufficio, cedute a Laziomar in base ad un accordo ormai ampiamente definito nei dettagli con la compagna di navigazione laziale. Ora non resta che attendere negli esiti di domani e sperare che più nera della mezzanotte per gli isolani e le genti indissolubilmente legate alle vie del mare, non arrivi!

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