AMCa: Anche Giuseppe Di Meglio lascia l’incarico! Arnaldo solo con i suoi politici
Ida Trofa| In genere si dice che non c’è alleato migliore, compagno più fedele ed autentico che un membro della tua famiglia! Così se tanto mi da tanto, quando anche la tua famiglia ti lascia e se ne va allora forse, forse davvero c’è qualcosa che non va…diciamo forse!É di queste ore, o forse non è ancora neppure ufficiale, ma lo sarà a breve, la notifica delle dimissioni da Amministratore Unico dell’AMCa, avanzata dal Dottor Giuseppe Di Meglio (nipote del sindaco Arnaldo Ferrandino). Ufficialmente la versione di Palazzo è quella che darebbe il Di Meglio, promesso sposo, troppo impegnato con i preparativi per le nozze. Ufficialmente il Di Meglio nonostante la sua nomina di carattere eminentemente politico ha palesato in una sua nota al vetriolo, le insanabili e pericolose relazioni politiche che minano pesantemente gli interessi e l’andamento della società da lui rappresentata: “Per insanabile contrasto tra la linea di indirizzo politico del sindaco ed il reale interesse della società e di tutti i suoi dipendenti”, questo fatte le dovute omissioni il versetto contenuto nella nota dimissioni del Di Meglio. Ma il Dottor Di Meglio sembra si sia spinto oltre, o meglio abbia fatto molto di più per fare arrabbiare il sindaco Ferrandino. Infatti questi, a stretto giro prima del suo addio, ha protocollato e presentato senza colpo ferire e senza passare dal capo dei capi, il verbale di assemblea dell’ultimo incontro societario, quel che una volta era il consiglio di amministrazione, tenutosi all’AMCa. Il contenuto per le successive determinazioni del sindaco e i suoi è tutt’altro che tranquillizzante, si parla di conti in rosso e gravi difficoltà che di fatto porrebbero la società AMCa già in condizione di esser messa in liquidazione!
Dopo i licenziamenti ed il caso Marina di Casamicciola, un’altra tegola per il paese con il rischio di nuovi ed innumerevoli licenziamenti che certo stridono con il reintegro del gruppo di dipendenti che aveva fatto causa al comune per l’ingiusto licenziamento e che si è scelto di reintegrare per eliminare il contenzioso dopo le elezioni, sollevando un vespaio di polemiche e tantissimi dubbi sulla bontà della decisione.
Stando ad alcune indiscrezioni provenienti da fonti dirette il Di Meglio non sembrerebbe più disposto ad accettare e avvallare comportamenti a dir poco sconcertanti (integranti gravi illeciti penali) posti in essere pare da chi detiene le redini del potere politico e decisionale. Comportamenti tali da necessitare addirittura la denuncia alle autorità competenti. Denuncia già consigliata al Di Meglio per evitare possibili coinvolgimenti, ma anche l’unica via percorribile per chi come il Di Meglio si ritiene persona retta ed onesta intellettualmente e moralmente. Val bene il caso di dire che forse il Dott. Di Meglio, accettando la sua nomina politica si è forse trovato in una cosa più grossa di lui, gestita male da persone bene impastate nella melma della così detta politica, avvezze ad usare tutto e tutti come utile idiota, la pedina di giochi politici che poco hanno a che vedere con la complicata gestione di una società e che tanti patemi e scrupoli potrebbe creare in una persone come le altre che non mastichi e respiri la politichetta nostrana.
Cose sconcertanti, dunque, accadono all’oscuro dell’opinine pubblica nei palazzi del potere ( se potere può dirsi quello del sindaco di un modesto paesino di provincia), forse acacdono e forse la società non è tanto all’oscuro. Probabilmente con questa “presa di posizione Di Meglio” si avrà solo una piccola conferma della deriva in cui si trova la nostra società.
A questo punto il Di Meglio dovrebbe portate a conoscenza di tutti le sue perplessità perchè tutti siano chiamati a fare le proprie valutazioni di coscienza prima ancora che politiche.
Oggi Giuseppe Di Meglio ufficializzerà le sue dimissioni per insanabile contrasto tra la linea di indirizzo politico del sindaco che forse al solito farà spallucce perchè preoccupato, probabilmente, solo di non fare brutta figura e tornare a casa abbandonando l’agognato titolo, ed il reale interesse della società e di tutti i suoi dipendenti – che pare stare a cuore solo in periodo prelettorale.
Certo se è vero come è vero quanto palesato in relazione allo stato emerso con il nuovo caso AMCa questo sindaco ed i suoi consiglieri che tanto si erigono ad esempi di onestà e lealtà, facendo ricadere ogni conseguenza delle proprie incapacità sui predecessori ed in gran parte loro colleghi e compagni d’avventura, sembrano non avere nemmeno le qualità morali per bacchettare un bimbo col dito nel naso… l’auspicio e che non accada come nel passato e che se del torbido c’è, la fonte inquinante non venga taciuta e nuovamente nascosta.