l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|sabato, maggio 28, 2016
Sei qui: Home » Casamicciola Terme » AMCa: dalle 16,00 riprende il servizio

AMCa: dalle 16,00 riprende il servizio 

munnezza3

munnezza3riunione amcamunnezza2riunione amca1

Trida|Sembra poter trovare una soluzione ed anche rapida la questione stipendi per i dipendenti AMCa, la società che gestisce il sistema rifiuti a Casamicciola Terme. I lavoratori, terminato l’incontro istituzionale in municipio hanno deciso di riprendere il servizio già dalle 16,00 di oggi. Quando gli operatori torneranno a ripulire il paese raccogliendo l’indifferenziato e lasciando vetro, carta e quant’altro alle prossime turnazioni.

Dall’incontro con il sindaco Ferrandino si è trovata una sintesi e i lavoratori hanno avuto assicurazione che già da domani pomeriggio riceveranno qualcosa, non è dato sapere se in liquidi o attraverso palliativi che consentano ai lavoratori ed all’azienda di arrivare sino a Maggio, quando l’AMCa stessa comincerà ad incassare la TARES. I lavoratori sono così speranzosi di poter prendere qualcosa tra due massimo tre giorni.

In realtà a sbloccare il tutto è sopraggiunto il dispositivo del governo centrale di Roma che ha stabilito l’incasso della TARES per Maggio. Questo ha fatto si che l’amministrazione di Casamicciola Terme, in previsione dei futuri incassi, mettendo a garanzia i fondi comunali, aiuti l’accensione di prestiti e mutui stessi in favore dei dipendenti AMCA.

In sostanza i circa diciotto lavoratori che hanno aderito alla proposta “mutuo invece dello stipendio” dovrebbero prendere, con garanzia AMCa e fondi del comune, un prestito di 5mila € i cui interessi e gli annessi ed i connessi dovrebbero essere a carico dell’Ente Locale e della sua partecipata. L’ente locale per questo si impegna a convocare a breve un consiglio comunale nel corso del quale cercherà di deliberare il vincolo su circa 120mila da mettere a garanzia qualora entro il 30 giugno l’AMCa non onori i suoi impegni.

La restante parte dei lavoratori, meno di una decina, sarà invece la prima ad essere pagata con i primi incassi TARES.

La mossa prestito ha consentito così di scongiurare il rischio igienico sanitario collegato alla mancata raccolta dei rifiuti e la rasserenazione dei tanti lavoratori della NU. Certo, però, è innegabile chiedersi chi in realtà pagherà poi gli interessi e il costo di tutto questo “scienziamento”, oltre al peso enorme costituito già dai carrozzoni partecipati. Chi tapperà le falle di questo sistema che ha innegabilmente toppato? Il cittadino contribuente ovviamente! Prepariamoci dunque ad ulteriori stangate ed aliquote stellari per mantenere il sistema senza ricevere nulla in cambio, se non una pubblicità di cattivo gusto.

 

 

 

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1