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Arnaldo congela le deleghe: Mattera e Cimmino rifiutano la nomina! 

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Ida Trofa|Ad un anno esatto dalle elezioni e dall’insediamento del governo di Arnaldo Ferrandino avevamo creduto, bizze politiche o meno che finalmente ci fossero riusciti. Avevamo creduto che finalmente il sindaco Arnaldo Ferrandino ci avesse liberato da questo estenuante e stucchevole tormentone, cedendo alle richieste dei suoi per il completamento della Giunta e la concessione degli incarichi di assessori a chi ritiene di averne diritto.Non parliamo di condivisone dell’azione amministrativa e di responsabilizzazione per meglio operare nell’interesse del paese, questa è un’altra storia. Parliamo delle nomina di assessori quali Consiglieri bramosi di entrare nella stanza dei bottoni.

Infatti il sindaco Ferrandino dopo settimane, mesi di colloqui, tradimenti e volta faccia ha confezionato ed approntato i decreti di nomina ai Consiglieri Mattera Giovanni detto Gianfranco esponente di “Patto per Casamicciola”, propaggine di Rispetto per Casamicciola e Loredana Cimmino già Capogruppo di Rispetto. L’esigenza di ridistribuire e reimpastare dopo aver silurato lo scomodo Giovan Battista Castagna con il sorgere di nuove richieste in risposta al prevoto e forse non solo. Così facendo si era forse creduto di sventare il paventato “Golpe di primavera”. Invece la decisione del sindaco casamicciolese, forse consapevole dei veri obbiettivi e delle aspirazioni di ognuno, di omologare anche i due nuovi assessori agli standard dei predecessori ha creato nuove tensioni. La scelta di avere una Giunta di assessori al nulla ha turbato le new entry, persuase a rifiutare qualsivoglia tipo di omologazione. La mancata ufficializzazione e attribuzione delle deleghe di competenza e di fatto l’investitura di assessori senza ” portafoglio”, ha spinto il Mattera e Cimmino a rifiutare la nomina, rigettando la firma dei decreti. Evidentemente il particolare di non poter gestire deleghe e settori, Edilizia e nettezza urbana nello specifico i settori al centro della disputa, ha scompaginato i piani delle diverse concorrenti che all’atto della stipula dei nuovi accordi avevano ben chiarito di voler essere assessori con delega. Assessori con Deleghe per sciogliere il duo Patto per Casamicciola, assessori con deleghe per evitare la sfiducia Cimmino. Ed invece la scelta che non ti aspetti o meglio quella che evita la nascita di nuovi focolai di contestazione. Solo uno sciocco avrebbe potuto pensare che con l’uscita di scena di Zabatta, bloccato nella sua posizione di Presidente, il Pirulli o lo stesso Frallicciardi avrebbero acconsentito al ricatto, cedendo senza remore ogni ambito. O meglio che lo avrebbe ceduto senza presentar il conto!  Ad Arnaldo non è rimasto che congelare le deleghe ed avocare a se ogni settore. Il sindaco Ferrandino ha nel merito chiarito ai dissidenti e non che le leghe saranno valutate in seguito, la sua idea è di assegnare ad ognuno il settore di competenza. Una idea di fatto non condivisa da chi per accordi preelettorali pretende di occupare le poltrone più fruttuose ed influenti sull’elettorato e sulle attività   produttivamente vantaggiose. Dicasi spazzatura ed edilizia! In termini di omologazione e bilanciamento del potere, la scelta di Arnaldo di non attribuire alcuna delega ha di fatto portato tutti sullo stesso piano, rispondendo alla necessità palesata ad esempio dalla Cimmino di bilanciare l’asse del potere ora a favore del duo Frallicciardi-Pirulli.Stanno tutti a zero, insomma. Però il rifiuto ai decreti presumibilmente fa emergere la voglia di non bilanciare, bensì di spostare l’asse su altra direttrice. Dunque nuovo standby  per il completamento della giunta casamicciolese con all’orizzonte l’incognita predissesto e l’obbligo di far quadrare i conti economici e politici.

A questo punto, seppure Silvitelli e Co non stano a guardare, la lotta è tutta interna alla maggioranza di Arnaldo, dove la lotta si fa intestina, muove per canali sotterranei e non sembra poter venir fuori la reale e concreta volontà di lavorare e muoversi nell’interesse del paese in risposta alle esigenze ed alle necessità dei cittadini. Resta infatti in piedi l’accordo Patto per Casamicciola-Cimmino nel tentativo di mettere alle strette il sindaco e raggiungere i propri obiettivi.

Obiettivi del tutto legittimi se dovessimo valutare l’utopica necessità di dare un senso ed una risposta all’elettorato, di fatto strumentale e personalistica perchè non c’è bisogno di una delega o di un attestato per essere concretamente utili alla comunità.

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