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Avvocati vs Ministero:
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Si lavora ad un convegno “contro” la Cancellieri. Probabile astensione per ottobre

Questa mattina si sono riuniti gli avvocati di Ischia per decidere quali iniziativa intraprendere contro la soppressione del Tribunale di Ischia e contro la “chiusura” dell’ufficio degli Ufficiali Giudiziari. Secondo gli interventi gli avvocati punteranno a mettere a mettere in ginocchio l’UNEP chiedendo sempre notifiche a mani proprie e non a mezzo posta. Una condizione di contrasto che di fatto priva l’intera isola di un importante strumento giudiziario. La categoria è compatta nel continuare questa battaglia, che ormai va avanti da tempo, anche perché oggi c’è la consapevolezza che le proprie ragioni non vengono ascoltate.

Dai lavori dell’assemblea è stata ufficializzata la voglia di organizzare un convegno nazionale, dove anche con la presenza dei Sindaci, si metteranno in evidenza le gravi colpe del ministro Cancellieri e i suoi interessi e si vorrà invitare la Regione Campania, attraverso una delibera dell’assemblea a chiedere il referendum abrogativo della legge ed aggiungersi agli altri che hanno già iniziato questo percorso.

Per l’avvocato Antonio Iacono l’avvocatura si deve ergere a paladina nella difesa dei cittadini dell’intera isola d’Ischia facendo autocritica sul nostro comportamento. Per il presidente isolano degli avvocati, Gianpaolo Buono, invece, è arrivato il tempo di fare i nomi e i cognomi di chi ha pensato di fare questa riforma svelando ciò che tutti sappiamo e cioè che i costi lieviteranno. “Le proroghe – ha detto il presidente Buono – sono un’offesa all’intelligenza sia dell’avvocatura sia dei comuni cittadini, tant’è che sono state accordate con un decreto discutibile sia per come è stato concepito sia per come è stato scritto”.

Per Vincenzo Acunto, invece, c’è bisogno della partecipazione di tutti, anche di quegli avvocati “over 60” che, secondo l’avvocato son troppo assenti e, con tutte le cautele del caso, è il momento di riprendere le proteste e le manifestazioni pubbliche.

Per l’avvocato Nicola Nicolella, infine, il Ministeo Cancellieri c’è l’ha con gli avvocati perché non ha capito che l’avvocato tra e un baluardo in difesa dei cittadini. “Bisogna far capire ai politici, che la riforma avrà come conseguenza solo il diniego di giustizia verso i cittadini. Se sotto il profilo contabile – continua il penalista – è palese il problema dobbiamo evidenziare che c’è il diritto della giustizia da difendere e per questo bisogna combattere. Sono pronto ad una manifestazione eclatante per far capire alla gente che si sta combattendo non per l’avvocatura – conclude Nicolella – ma per il diritto di accesso alla giustizia di tutti i cittadini

Gli avvocati riuniti non hanno lesinato toni di condanna verso la politica locale e regionale che continua a far orecchie da mercante al grido della categoria e che, specialmente i Sindaci, non incidono con le loro azioni. Ancora qualcuno ha suggerito il blocco dei porti proprio per testimoniare e attirare l’eco mediatica necessaria. La nostra insularità e i numeri del nostro tribunale restano un unicum in Italia e, come tale, meriterebbe di essere trattato.

 

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