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Bambini, scusate la suora. Se potete 

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All’Orfanatrofio di Casamicciola appare un cartello choc. Lo ha scattato e denunciato sul web, ieri, Luisafrancesca Proto, una cittadina di Casamicciola amante del mare, sensibile ai problemi di quanti sono in difficoltà e animatrice della stupenda iniziativa “un ponte nel Vento”.

Un cartello a dir poco grottesco ed esacrabile che è stato affisso e redatto da una delle suore che prestano il loro servizio presso la struttura di Casamicciola e che offre un servizio di “asilo” alternativo a quello comunale e che, in parecchi (anche considerata il modesto contributo richiesto) ne usufruiscono.

998482_557763560956088_1798292087_n“Si comunica che domani 05/09/2013 la scuola è chiusa per tutti, perché c’è la giornata  per i disabili… sono molto malati quindi i bambini si impressionano…” E’ questo il testo che ha suscitato le ire del web e non solo.

Noi de Il Dispari, abbiamo sperato fino alla fine di trovarci davanti ad un fake e lo abbiamo anche pubblicato sui nostri profili social ma, nelle indagini per verificare le fonti (di questi tempi le bufale sono all’ordine del giorno come le notizie tarocche o modificate ad arte per favorire altri scopi), ci siamo dovuti, per forza, scontrare contro l’amara realtà.

E’ vero, per conoscenza diretta, non ho nessuna buona referenza dell’Istituto di Casamicciola almeno per quanto riguarda i rapporti con i bambini, ma quel che mi preme evidenziare, onde scadere nelle banalità lette un po’ ovunque sul web, è che ci troviamo davanti ad un evidente difficoltà di comunicazione.

Ci troviamo davanti ad un gesto particolare, dettato dall’esperienza dello scorso anno e che, sarebbe dovuto essere gestito con maggior tatto.

Chi davvero se ne deve dolere, però, scusatemi non sono i disabili, grandi o piccoli che siano, bensì quanti bambini normodotati, normo-abili o come li vogliamo chiamare a cui viene negata la bellezza di “partecipare”, di “condividere”, di “aiutare” e di “stare insieme”. Sono un posto dove il disabile sia considerata una ricchezza, un’occasione di crescita, di sviluppo, di maturità.

Perdoniamo la suora che ha sbagliato a scrivere quel cartello e cerchiamo di sforzarci di renderci contro che chi ha bisogno di “occasioni” siamo noi, quelli “abili” (ad offendere, discriminare, fare le differenze, tenere lontano, allontanare, condannare, decidere, classificare).

Più della suora, però, credo che i veri responsabili (morali) di questo cartello siano quanti, lo scorso anno, hanno dimostrato il loro disappunto per la presenza di qualche disabile. Conosciamo tutti l’opera delle suore di Casamicciola. E, siccome viviamo su questa isola e non altrove, possiamo ben immaginare cosa e quali proteste ci siano state “dietro” quel cartello.

 

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