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Benzina. Gli scoop di chi non sa leggere i prezzi! 

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Il Mattino, il grande giornale napoletano mal rappresentato ad Ischia ha ripreso l’ANSA proprio come ha fatto Teleischia: “Due euro e 39 centesimi al litro per la benzina verde…” E, ovviamente, scatta la notizia del record, del prezzo più alto e chi più ne ha più ne metta. Diciamocela tutta, che la benzina arrivi a 2 euro e 39 centesimi ce ne vuole ancora, per ora, siamo ancora sulla soglia dei 2 euro e circa 4 centesimi! Un prezzo sbagliato di circa 35 centesimi che, nella gara del prezzo più alto, non fa bene alla nostra isola.

L’eco mediatica che si genera grazie a notizie errate come questa (c’è chi non sa leggere neanche i cartelli dei distributori di benzina!), per fortuna si limita (come se non fosse importante) a incrinare la nostra “brand reputation” già sotto i limiti storici. Fortunatamente la nostra vera “reason why” continua ad essere forte, d’appeal e ricercata.

La nota della “Federazione Italiana gestori impianti stradali carburanti” mette fine ad una polemica tutta locale dove le posizioni assumono toni poco condivisibili. Paragoni, guerrilla della foto al prezzario e servizi web-tv che non fanno altro che alimentare una polemica che, sinceramente, resta solo populistica.

I problemi che continuano a dilaniare Ischia sono altri e non hanno nulla a che fare con la benzina, con i trasporti marittimi, con il traffico, con le cadute massi, con il mare sporco e con la sanità. Ci troviamo davanti ad un serio e profondo decadimento delle idee. Viviamo un paese triste che dovremmo riuscire anche a vendere. Certi sono bravi anche in questo. Ma restiamo un posto triste. La benzina arrivi anche 2 euro e 39 centesimi e che tutti siano concentrati sui centesimi…

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