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Brunella Baggio: “Non ho nessun imbrazzo!” 

L’avvocato Brunella Baggio ci ha chiesto ospitalità ed è intervenuta circa il post di qualche giorno fa, “Scuole medie a Forio, forse è meglio ritirare il ricorso”. Una risposta garbata, dai toni seri che mette in chiaro la posizione dell’avvocato e della sua famiglia.

Egr. Direttore del Dispari
Sig. Gaetano Di Meglio

Apprezzo l’impegno che Lei profonde quotidianamente per la diffusione delle notizie nella nostra comunità locale , attività difficile ed impervia soprattutto quando le vengono fornite informazioni fuorvianti e tendenziose, come nel caso specifico.
Venendo al dunque, mi riferisco alla pubblicazione uscita sul Dispari in data 04.06.2013,intitolata “SCUOLE MEDIE A FORIO, FORSE E’ MEGLIO RITIRARE  IL RICORSO, ove leggo che “il ritiro” sarebbe conveniente “per evitare di mettere in imbarazzo soprattutto l’avvocato del Comune.”
Nel prefato articolo leggo ulteriori passaggi che coinvolgono ingenerosamente ed ingiustificatamente la mia persona, la mia professionalità ed i miei familiari.
Al fine di evitare un’informazione non corretta e stigmatizzare  la esternazione di opinabili valutazioni etico-morali sulla mia persona, sono costretta a chiederle ospitalità.
Senza alcun intento polemico nei suoi confronti, solo per amor di cronaca ed a tutela della mia persona e professionalità, quindi evidenzio a lei ed ai suoi lettori quanto segue:
il professor Nicola Lauro, che grazie alla sua pubblicazione ormai potrà essere identificato anche come mio marito, è docente a tempo indeterminato, ossia “di ruolo” da oltre venti anni, quindi non deve difendere il “posto di lavoro”.
Se con “perdere il posto di lavoro” intendeva  riferire, più correttamente,  che il professore Lauro finora ha coperto l’intero orario lavorativo esclusivamente presso la Scuola Media Statale S.Caterina da Siena e che, salvo interventi correttivi dall’Alto, dal prossimo anno scolastico “spalmerà” l’orario settimanale su tre scuole, di cui una a Napoli, le confermo la notizia. Incidentalmente, per mera completezza, aggiungo che la scelta della Regione Campania di istituire una nuova scuola media a Forio, provocando il travaso di allievi dalla Scuola S.Caterina alla nuova, ha inciso anche sul personale amministrativo e personale ATA della S.Caterina, determinando rispettivamente un soprannumerario ed un perdente posto.
L’ormai famoso insegnante, proprio in quanto inciso dal provvedimento regionale, unitamente ad altri docenti della S.Caterina da Siena, ha conferito mandato agli avvocati B. Molinaro e M. Petrone di tutelare i propri interessi innanzi al TAR Campania –Sezione di Napoli, con l’ovvio corollario che non aveva e non ha bisogno di essere “difeso” dalla moglie, essendo già egregiamente tutelato.
Il Comune di Forio, in persona della ormai decaduta Giunta Comunale, ha ritenuto di non condividere la scelta operata dalla Regione Campania per motivazioni diverse da quelle proprie del docente-marito e degli altri soggetti incisi, esplicitandole nella delibera di G.M. n. 29 del 22/02/2013. Preso atto che l’Ente regionale disattendeva l’istanza di revoca in autotutela formulata nella suindicata delibera, ignorandola tout court, il Comune determinava, coerentemente, di conferirmi l’incarico di impugnare il provvedimento regionale. Nel ricorso sono rappresentate le doglianze e le censure già evidenziate dalla Giunta, non giù le preoccupazioni ed i timori del prof. Lauro o di altri lavoratori comunque lesi dall’esecuzione del provvedimento de quo.
Ritengo di essere perfettamente in grado di tenere distinti il profilo professionale da quello personale/familiare e non mi avrebbe creato alcun imbarazzo discutere l’istanza di sospensiva, essendo non sussistenti profili di incompatibilità e pure di inopportunità. La circostanza che l’eventuale accoglimento dell’istanza formulata dal Comune avrebbe potuto, occasionalmente e indirettamente, beneficiare anche la posizione di altri soggetti, al massimo avrebbe potuto suggerire l’idea che avrei profuso il massimo dell’impegno nella difesa dell’Ente, non già le discutibili valutazioni morali da lei riportate.
A compendio: le ragioni che hanno indotto a rinunciare alla discussione della sospensiva non vanno rinvenute in un presunto ed inesistente mio imbarazzo, bensì nelle motivazioni addotte dall’Ente.
La ringrazio per l’ospitalità e per la possibilità offertami di partecipare ad un momento di costruzione e divulgazione dell’informazione.

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