Casamicciola e il Vajont legati anche… col Giro 

Casamicciola e il Vajont legati anche nello sport. Il giro fa doppia tappa e ricorda i 50 anni della tragedia. Una tappa per non dimenticare, la treviso-vajont assieme alle altre due tappe nel bellunese dedicate alla memoria. La seconda Tappa toccherà anche Casamicciola che ospito i superstiti e i sopravvissuti[/pulluote]

Le tre tappa del Giro d’Italia 2013 che interesseranno la provincia di Belluno saranno anche un occasione per ricordare. Il 15 maggio andrà in scena la tappa Treviso- Vajont, il 16 Longarone-Treviso e il 25 maggio vedremo contendersi il Giro sulle Tre Cime di Lavaredo. Ma sarà anche l’occasione per non dimenticare la tragedia di 50 anni fa che distrusse, gettando nello sconforto un’intera comunità.Ha spiegato il grande valore dell’evento il direttore operativo del Giro, Mauro Vegni accompagnato dal presidente di Pinarello bike, ovvero Fausto Pinarello, ma soprattutto il sindaco di Longarone Roberto Pedrin. “Ho voluto fortemente portare qui a Longarone il Giro d’Italia per il 50°anniversario della tragedia del Vajont - spiega il primo cittadino di Longarone, e continua – Avevo parlato con Mauro Vegni di questo mio desidero e sono veramente contento che si sia realizzato. Ringrazio il Direttore Vegni per aver scelto il Vajont come arrivo di tappa. Per noi, ma ne sono sicuro, anche per tutto il pubblico sulle strade e davanti ai teleschermi, sara’ un momento indimenticabile.” Dello stesso parere sembra, e non poteva essere altrimenti, Mauro Vegni: “Il Giro d’Italia è la corsa più bella al mondo,” spiega Mauro Vegni. “Sono felice che la corsa rosa attraversi questi luoghi nel 2013. Questa manifestazione ha la capacità di ricordare momenti così importanti, come il 50°anniversario della tragedia del Vajont. Il Giro d’Italia è quel filo rosa che unisce i valori del tempo e della tradizione. Le tre tappe che si disputeranno in questa provincia saranno uno spettacolo incredibile per tutti gli appassionati.”
E come non ricordare per questo il filo magico che accomuna anche il Vajont, Longarone e Casamicciola Terme, un filo rosa questa volta, rosa come il colore della corsa ciclistica che nella sua seconda tappa toccherà proprio la cittadina termale. Casamicciola che 50 anni fa ospitò i reduci ed i sopravvissuti del disastro e che proprio lo scorso anno li ha riabbracciati. Ha riabbracciato i suoi figli adottivi, il sindaco Pedrin nella commemorazione evento tenutasi proprio a Casamicciola Terme nel maggio 2012. Che questo filo sia di buon auspicio, segno e simbolo di un legame indissolubile, sempre più forte che possa essere da traino e volano per una auspicata e tanto attesa rinascita.