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Caularone. Parola agli sconfitti, l’UDC. Gino Di Meglio: “La manovra del Sindaco risponde ad un disegno economico e di potere personale» 

Mentre tutte le attenzioni sono concentrate su Giosi Ferrandino, Domenico De Siano, e i 5 transfughi del PDL, sembra che i riflettori non vogliano cogliere chi ne paga le conseguenze. Finalmente Giosi, dopo diversi mesi riesce a buttare fuori Carmine Bernardo e il partito dell’UDC. Un partito che paga (sempre che l’abbia avuta) la libertà di voler dialogare con tutti (secondo anonimo scrittore, siamo difronte al gioco con più di un mazzo di carte).

Per cercare di capire l’umore del partito di Casini abbiamo rivolto alcune domande a Gino Di Meglio.

Lei è il coordinatore dell’UDC, la parte perdente tra Ferrandino e De Siano al comune di Ischia. Prima di chiedergli opinioni sugli altri vorrei sapere se nel vostro partito c’è stata un’analisi dei fatti che vi hanno portato ad oggi o no?
L’analisi dei fatti l’abbiamo fatta. La posizione del Partito era quella di mantenere fede al patto con gli elettori assunto quattro anni fa e nel contempo di valutare la possibilità di continuare l’esperienza con il Sindaco Ferrandino, pur senza ipotecare le future scelte del partito che, in quanto tale, ha il diritto ed il dovere di rivendicare autonomia.

Qualche mese fa, come Il Dispari, pubblicammo una dura nota di Ferrandino contro Carmine Bernardo. Quella frizione, mai sanata, è direttamente collegata al “caularone” o ci sono stati motivi che hanno portato alle decisioni prese da Giosi?
Ritengo che le decisioni del Sindaco Ferrandino sia dettate da motivi di ordine diverso, e siano il frutto di una malcelata intesa che prende le mosse da lontano.

Il vostro capogruppo al comune di Ischia ha avuto un comportamento da Caino (per un usare un sinonimo elegante di “nfam”) contro il vostro assessore Antonio Pinto. Come mai non avete mai preso provvedimenti?
Come commissario cittadino ho stigmatizzato, in più di un’occasione, il comportamento tenuto da alcuni componenti del partito che rivestono cariche elettive, denunciando la natura finalistica e meramente demagogica della delibera adottata dal Consiglio Comunale in tema di trasporti, per alcuni versi illegittima e per altri grottesca e che di fatto, ad oggi, non ha prodotto alcun effetto.

In vista dell’incontro con il partito regionale (Iacolare, Mocerino, Sommese) quale sarà il futuro dell’UDC
L’UDC valuterà gli imminenti provvedimenti del Sindaco Ferrandino, e, così come a livello nazionale, rivendicherà la propria autonomia ed indipendenza: se sarà necessario attrezzeremo una proprosta ed un programma per il Paese e lo presenteremo all’elettorato. Il momento della formazione delle liste è ancora lontano. Restituire dignità, credibilità ed etica alla Politica sarà l’impegno del Partito. Non sfuggirà all’elettorato la pochezza della recente manovra che presiede ad un disegno verticistico di potere dei protagonisti, che, scimmiottando ciò che è accaduto a livello nazionale con il governo Monti, tentano di farla digerire come ineludibile necessità il pastrocchio. Con la differenza che il governo Monti è un governo tecnico mentre nel “caularone” sono presenti i soliti noti!

Giosi Ferrandino vi contesta di non aver mai nascosto la vostra intenzione di scaricarlo, o almeno, di essere liberi di poter dialogare con tutti, Pagate il peso dell’indipendenza o il Sindaco di Ischia si nasconde dietro al vostro no a voler continuare ad amministrare – e in questo caso è giustificato – insieme in vista delle prossime elezioni?
Al Sindaco Ferrandino l’UDC ha garantito il proprio impegno fino alla scadenza naturale del mandato. Come d’intesa con il Sindaco, il mese di dicembre sarebbe stato il momento per esaminare il lavoro svolto e valutare le future alleanze in vista dell’appuntamento elettorale. Ritengo che la scelta del Sindaco prescinda dall’atteggiamento dell’UDC che è sempre stato lineare e corretto, e risponda invece a quel disegno economico e di potere personale che parte da lontano, e che ha visto il suo incipit ufficiale nel tentativo di istituire il “Comunello” e che oggi, grazie anche alla mediazione di imponenti gruppi imprenditoriali si concretizza.

La lettura di Gino Di Meglio merita attenzione, soprattutto quando sottolinea che l’alleanza tra Giosi e Domenico vada oltre il comune di Ischia e, in qualche modo, sia frutto di un accordo di potere più che politico. Nel frattempo, aspettiamo l’evolversi delle vicende. Chissà, già lunedì alle 17.30 sapremo la verità.

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