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“Caularone” …un po’ di buscopan per i dolori di Boccanfuso 

bocca

Bene avevano detto in tv i tre consiglieri rimasti in minoranza, con la “sopponta” di Carmine Bernardo, che ancora non si sa da che parte sta: “Aspettiamo di vedere se e cosa partoriranno e poi giudicheremo!”, questa la sintesi delle loro dichiarazioni. Diciamo che un pò tutti immaginavano dissapori all’interno della maggioranza di Giosi Ferrandino, ma nessuno avrebbe mai pensato che il Sindaco si sarebbe imballato(?) dietro le preoccupazioni di molti dei suoi pseudo-fidati consiglieri sul loro futuro, elettoralmente parlando, al punto da porre a rischio l’operazione “caularone”. Malumori di cui il Sindaco era già perfettamente a conoscenza sin da venerdì sera: mentre era in tv, ostentava sicurezza ma in realtà la sua conferenza stampa con De Siano era già stata annullata, mentre oggi, dopo l’incontro dello Spasso, è stata confermata per sabato 17 dicembre, alle 17!.

Quindi, a quanto pare, Giosi ha avuto ragione anche stavolta. Come un bulldozer ha continuato a marciare per la sua strada, superando le “perplessità” dei suoi. Cosa fatta, capo A. Il “caularone” è pronto, ma i malumori restano, come confermato anche dal primo cittadino, che comunque non sembra preoccuparsene più di tanto.

Ma a chi occorre il Buscopan tra i Ferrandiniani? Primo tra tutti, Luigi Boccanfuso, che per quanto ne sappiamo è colui il quale starebbe dettando i tempi del dissenso. Boccanfuso sarebbe portavoce del messaggio al Sindaco che tutt’al più in gruppo si tollererebbe il salto della quaglia di soli due ulteriori consiglieri di minoranza (si dice Giovanni Sorrentino e Sandro Iannotta), ma cinque – col beneficio del sesto, vero Davide Conte?- decisamente no! Anche se, diciamocelo, secondo i protagonisti, il “Caularone” è propedeutico più alle prossime elezioni che alla giunta…

Del resto Boccanfuso non saprebbe proprio come giustificare la sua coesistenza in maggioranza con uno come Paolo Ferrandino: ricordiamo tutti le sue dichiarazioni di circa due mesi fa (beato chi crede sia interessante intervistarlo), quando il vicesindaco affermò di avere ben chiare le idee sugli argomenti per attaccare duramente in campagna elettorale il “geometra di paese”, che stranamente non osò replicargli (chi tace acconsente?). Diamo per scontato che il  “caularone” non salta (fino a Sabato tutto è possibile, Abramo De Siano docet!), altirmenti, quanto calerebbero le quotazioni dei pidiellini ischitani? Sarebbe un pò come dire “a’carn a’copp e ‘e maccarun a’sott”… a quel punto chi se li imbarcherebbe più? Voilà!

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