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Cerchiamo ancora Emanuele 

emanuelearcamone

Franco e Lucia Arcamone, i genitori di Emanuele, ci scrivono questa lettara.

Gentile direttore,
è trascorso ormai un mese da quando mio figlio Emanuele si è allontanato da casa gettando noi, la nostra famiglia e tutti i nostri cari nello sconforto.
Sono state settimane difficili e continuano ad esserlo, nonostante il tempo trascorso possa far immaginare che in parte si sia riusciti a metabolizzare il suo allontanamento.
Confidiamo sempre in una felice soluzione della vicenda, di poter riabbracciare Emanuele e festeggiare, insieme a tutti quelli che ci sono stati vicini, il suo ritorno nella nostra comunità.
Usiamo questo termine non a caso, perché da questa vicenda abbiamo potuto constatare quanto il cuore di Ischia sia grande e quanto la sua gente, nonostante la velocità sfrenata della società nella quale viviamo, riesca ancora a sentirsi parte di un insieme e a partecipare, emotivamente e fisicamente, alle disgrazie che colpiscono i suoi fratelli.
Siamo commossi da quello che abbiamo vissuto in queste settimane: oltre alla vicinanza dei colleghi di lavoro dell’Eavbus, che ci hanno dimostrato quotidianamente il loro affetto sostenendoci nei momenti di sconforto e donandoci quel coraggio e quella forza d’animo che, a volte, sentivamo venir meno, la partecipazione di centinaia di persone della nostra comunità, che hanno rinunciato a lavoro e famiglia per dedicarsi anima e corpo alle ricerche di Emanuele, ci ha lasciati senza parole.
A loro va il nostro ringraziamento e quello di tutta la nostra famiglia, così come non possiamo dimenticare il lavoro abnorme svolto da tutte le Istituzione con le quali siamo stati in contatto.
Impagabile è stato l’impegno dei Carabinieri delle stazioni di Ischia, Casamicciola, Barano e Forio, coordinate dal capitano Melissa Sipala, così come preziosa è stata la collaborazione della Polizia, della Guardia di Finanza, dei Pompieri, di tutti i corpi di Polizia Municipale dell’isola, delle associazioni di volontari e dei cacciatori.
Abbiamo scoperto che anche la politica ha, in tempi così difficili, un volto umano. Giosi Ferrandino, Gianluca Trani, Carmine Bernardo e Giosi Gaudioso si sono spesi oltre ogni ragionevole aspettativa per offrirci il loro aiuto nel coordinare le ricerche, coinvolgere associazioni ed enti e tanto altro ancora.
Lo hanno fatto senza apparire, al pari del nostro padre spirituale, il Vescovo di Ischia Monsignor Pietro Lagnese, che è venuto personalmente nella nostra abitazione per confortarci e ricordarci che, anche nei momenti più difficili, la fede è un’ancora di salvezza.
Un ringraziamento particolare va, e non se ne abbiano a male i tanti che stiamo sicuramente dimenticando, al caro amico Antonio Del Prete. Non lo conosciamo di persona, ma ha dedicato giorni e notti, con i suoi cani, alla ricerca spasmodica di Emanuele.
In questo lungo elenco di ringraziamenti non possiamo dimenticare la redazione di “Chi l’ha visto”. Grazie al loro contributo, che speriamo sia destinato a continuare fino alla soluzione di questa vicenda, abbiamo potuto ottenere informazioni sugli spostamenti di nostro figlio che altrimenti ci sarebbero stati preclusi.
Infine, ringraziamo anche voi esponenti degli organi dell’informazione locale – Il Dispari, Il Golfo, Teleischia, Gennaro Savio – che avete contribuito a tenere alta l’attenzione su una vicenda che, è l’auspicio di tutti, si concluderà con il ritorno a casa del nostro Emanuele.
A voi tutti, grazie!

Franco e Lucia Arcamone

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