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Come (non) comunicare alla cittadinanza. L’esempio del Comune di Ischia nell’era Mollo… 

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[m.f.] Siamo alle solite. L’alone di provincialismo e di qualunquismo che circonda ormai da tempo Ischia non accenna a diradarsi, nemmeno con le forze giovani che fanno parte sempre più integrante della Pubblica Amministrazione (ricordiamo che il nuovissimo assessore ai lavori pubblici è un tecnico dei computer).
Da oggi campeggia in bella vista in una delle strade più trafficate del comune di Ischia un cartello che indica l’inizio dei lavori per la messa a punto della condotta fognaria…  almeno questo siamo riusciti a capire dalla lettura di un striminzito foglio A4 scritto a mano in un italiano traballante e alquanto curioso.

“Comune di Ischia, lavori fognari (trattino) si avvisa spett. cittadinanza che per giorno 12/01/2012 (trattino) tratto strada chiusa ai veicoli dalle ore 8.30 alle 18.00.” senza un timbro ufficiale, una sigla, una firma, un numero di protocollo, un benché minimo segno di ufficialità. Possibile che al Comune di Ischia non si sia trovato un attimo per scrivere il cartello in modo decente non solo per forma grafica (caratteri più grandi e non a mano) e per contenuto (italiano comprensibile alla prima lettura e non da interpretare)?

Eppure la segnaletica è di fondamentale importanza per vari motivi.

Punto primo: i cartelli stradali devono essere (diremmo per definizione) quanto più chiari e diretti, con l’apposizione di Punto secondo: un automobilista per poter leggere un foglio A4 compilato in stampatello a mano deve necessariamente avvicinarsi di molto al cartello stesso, creando non pochi disagi anche alla circolazione delle auto. Ischia è un’isola sempre più moderna e lanciata verso il futuro, come si può ancora affiggere per strada questo tipo di cartellonistica??? Bastano pochissimi accorgimenti per riuscire a comunicare con la cittadinanza in modo chiaro ed appropriato. Forse sarebbe può corretto dire che basterebbe la volontà di farlo.

La redazione ringrazia Sergio Sassso per il “tag”

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