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COMUNELLO ADDIO 

orsolino

Orsolino poeta e scrittore lacchese |  Casamicciola, si sa, è una terra a forte vocazione sismica ed anche la politica risente di questo suo status. L’altra sera in Consiglio Comunale si doveva votare  e molti erano i curiosi attenti a vedere come finiva. In effetti le pressioni degli amanti nascosti (ma nemmeno tanto) Domenico e Giosi erano chiare a vedere le espressioni verbali, di quelli che sapevano parlare (non molti invero) e quelle facciali di quelli che fanno sempre scena muta. Sembrava tutto scontato: il Sindaco a favore, almeno secondo le sue apparizioni televisive, Rasputin Sirabella, che quando parla sembra il Cacaoro delle novelle de ‘lu cunto de li cunti’, espelle lingotti d’oro dalla bocca ma, a differenza delle altre volte, nessuno raccoglieva, avendo capito che era oro di Bologna (quello che si fa nero per la vergogna), pure a favore e così quella ‘chiorma’ di muschilli che siede in consiglio a cominciare da tale Silvitelli a cui era stata fatta balenare l’ipotesi di prossimo Sindaco. Insomma tutto pronto per la grande festa. Ma nessuno teneva conto del gran manovratore sotto le spoglie di Abramo De Siano che, in quanto ad acrobazie politiche, non è secondo a nessuno. Ed infatti ha trainato il consiglio verso il voto segreto, che è la massima garanzia per i franchi tiratori, e lì nel segreto dell’urna, si diceva una volta “Dio ti vede Stalin no”, il buon senso ti guida e Giosi e Domenico non ti vedono, i comunellari sono finiti sugli scogli e la loro opzione non è passata. Senza continuità territoriale addio comunello. Il voto sul comune unico era quasi unitario tanto tutti sanno che quello non si farà mai. La paura del salto nel buio frega sempre gli elettori. Pirulli, l’aquila solitaria che fa il paio con il Bernardo di Ischia è stato l’unico a votare contro (potrà sempre sostenere ‘Io l’avevo detto’. Strano destino di costoro stanno sempre in mezzo pur contando come il due di coppe con briscola a spade. Ma ancora più strano il destino del Sindaco D’Ambrosio sembra Cicirenella ‘ncoppa a vott, chi ‘u tira e chi ‘u vott’.

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