Confesercenti: “Cacciate gli ambulanti!”
Il presidente della Confesercenti dell’Isola d’Ischia, Francesco Pezzullo e il direttore Claudio Cigliano hanno inviato un’importante nota indirizzata ai sindaci dell’isola d’Ischia, al comando della Guardia di Finanza di Ischia e alla Polizia di Stato di Ischia all’attenzione del vicequestore Stefania Grasso, a proposito del gravoso e annoso problema dei venditori ambulanti, che reca non pochi problemi all’economia isolana.
Questo il testo della nota di Confesercenti:
Gentili Signori, con l’approssimarsi della stagione estiva, è già ripreso nel territorio isolano il commercio ambulante abusivo sulle strade e sulle spiagge del territorio isolano. Tale fenomeno, come sapete, è per vari motivi dannoso per l’economia dell’Isola d’Ischia e per la fiscalità generale ed è contro ogni normativa e fiscale e igienico – sanitaria.
Esso lede inoltre gravemente l’immagine dell’isola stessa agli occhi dei turisti e dei cittadini e crea un’illecita concorrenza agli operatori economici del territorio che lottano quotidianamente per restare aperti in un periodo di crisi molto profonda, contribuendo in questo modo alle entrate fiscali e tributarie dei Comuni e dello Stato. In attesa di essere concovati dalle SS.LL., richiediamo sin da ora di mettere in atto con concretezza e visibilità tutto quanto possibile per stroncare questo intollerabile fenomeno, nel fermo rispetto delle leggi nazionali e delle norme comunali vigenti.
Esso lede inoltre gravemente l’immagine dell’isola stessa agli occhi dei turisti e dei cittadini e crea un’illecita concorrenza agli operatori economici del territorio che lottano quotidianamente per restare aperti in un periodo di crisi molto profonda, contribuendo in questo modo alle entrate fiscali e tributarie dei Comuni e dello Stato. In attesa di essere concovati dalle SS.LL., richiediamo sin da ora di mettere in atto con concretezza e visibilità tutto quanto possibile per stroncare questo intollerabile fenomeno, nel fermo rispetto delle leggi nazionali e delle norme comunali vigenti.
L’auspicio è che queste parole non restino ‘lettera morta’ sulle scrivanie dei nostri sindaci e che questo problema che si trascina nel tempo possa trovare la più rigorosa opposizione in ogni sede.