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Consegnata la cittadinanza onoraria al Vescovo Filippo Strofaldi 

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Una cittadinanza onoraria conferita al vescovo emerito Filippo Strofaldi senza sindaco e senza vicesindaco.

Probabilmente erano entrambi impegnati in faccende molto più importanti. In rappresentanza dell’amministrazione comunque il presidente del consiglio Gianluca Trani, l’assessore al turismo Marianna Boccanfuso ed il consigliere Luigi Balestrieri. Una cerimonia intima, nella basilica di Capodimonte, alla presenza di alcuni fedeli giunti da Ischia e di alcuni sacerdoti  che hanno messo in evidenza i loro sentimenti di stima ed amicizia per padre Strofaldi. Erano effettivamente in pochi a conoscere questo appuntamento. Lo si è saputo solo col passa parola, facendolo passare in secondo ordine rispetto all’importanza del personaggio che si andava a premiare. Partenza da Ischia alle ore 8,40, ritorno da Napoli alle 12,10. Un’andata e ritorno veloce, anche e soprattutto per non affaticare oltre il lecito padre Filippo. Le sue condizioni generali sono apparse buone, ma quello che maggiormente ha fatto piacere è stato vederlo contento di ritornare, anche se per pochi minuti, nel suo mondo, o almeno quello che è stato il suo mondo per oltre  quattordici anni. Prima della cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria,  ha parlato don Luigi Trofa, pro vicario fino alla decadenza di tutte le cariche. Ha ricordato quanto fatto dal vescovo in questo periodo di capo della Diocesi ischitana, dell’impegno profuso soprattutto per far giungere sull’isola papa Giovanni Paolo II, il fiore all’occhiello del suo mandato. Del ritorno ad Ischia del corpo di San Giovan Giuseppe della Croce e di tanto altro ancora. Istituzionalmente ha prima espresso il suo pensiero Gianluca Trani e quindi l’assessore Marianna Boccanfuso che ha provveduto a consegnare il diploma di cittadinanza onoraria a Sua Eccellenza. Un emozionato presidente del consiglio invece ha  donato una medaglia ricordo che padre Filippo ha immediatamente portata al collo, ma che ha poi, a fine cerimonia ha dato a don Luigi Trofa per farla consegnare al museo diocesano e da collocare assieme a quella ricevuta in occasione della venuta ad Ischia del Papa. Foto ricordo e benedizione hanno concluso la cerimonia. Una cerimonia senza sfarzi e  molto sentita dai presenti. La commozione generale la si poteva tagliare a fette. Peccato che chi doveva esserci non c’era.

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