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Porto: Giosi e Paolo “premiano” Peppe Brandi? 

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I primi due punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani (Ve lo annunciammo già una settimana fa) recitano come segue:
1. Problematica porto d’Ischia e aree limitrofe. Determinazioni.
2. Piano regolatore ormeggi portuali – incidenza sul territorio e servizi portuali. Indirizzi e determinazioni.

Ciononostante, pare proprio che dalla discussione afferente il Porto, domani potrebbe emergere una proposta che fa onore all’Amministrazione Ferrandino, in particolare al Sindaco Giosi Ferrandino e al consigliere (capo) di ferro Paolo Ferrandino, che con la “scomparsa” di Luigi Boccanfuso dall’entourage di Via Iasolino è rimasto ormai l’unico vero braccio destro del primo cittadino.

In buona sostanza, sembra proprio che una delle proposte della maggioranza andrà in direzione di chiedere ufficialmente alla Regione di desistere dalla prosecuzione del progetto-monster al Redentore stile Pearl Harbour (affare di famiglia di qualche noto tecnico regionale recentemente defenestrato dalla sezione competente), concentrando tutte le attività di sbarco degli aliscafi alla Riva Sinistra e conservando in qualche modo l’attuale status, che di fatto ha garantito un notevole snellimento del traffico in Via Iasolino, fatta eccezione per le poche partenze che ancora sono concentrate al Redentore e per la presenza in loco delle biglietterie.

Una proposta che fa onore, dicevamo, all’Amministrazione Ferrandino non solo perché sostiene quello che predichiamo sin da quando -per primi, ovviamente- abbiamo documentato su carta e sul web lo sconcio del progetto “familiare” approvato e pagato con i soldi pubblici dalla Regione Campania; quel che ci piace di più è il fatto che, con tale proposta, Giosi e compagni faranno voti affinché la Regione riporti in essere in tutto e per tutto il progetto di riqualificazione dell’area portuale già approvato e finanziato all’epoca dell’Amministrazione guidata da Peppe Brandi: un autentico fiore all’occhiello politico, sia per l’idea in sé, sia per il fatto che la qualità del progetto fu tale da ottenere un risultato finanziariamente importante, nonostante il diverso seme politico di Comune e Regione.

Il progetto fortemente voluto da Brandi, che coinvolse docenti universitari tra i quali il Prof. Gigiotto Rispoli, ottenne a suo tempo il totale placet della Regione, con un finanziamento di molti milioni di euro che prevedeva l’approdo aliscafi alla riva sinistra (dedicando così Redentore e dintorni al diporto di qualità e ampliando l’offerta di Ischia Risorsa Mare), la riqualificazione di Piazza Trieste, il parcheggio “Guerra” in multipiano con aree attrezzate in superficie fatte di giardini e sosta per bus e taxi e, ultimo solo cronologicamente, il tapis roulant coperto da una pensilina quale collegamento tra lo sbarco e il parcheggio, utilissimo per i turisti/viaggiatori in arrivo a raggiungere con i propri bagagli lo stazionamento trasporti o il semplice parcheggio auto.

Ad adiuvandum della proposta in questione, sarà posto in evidenza dagli uomini di Giosi Ferrandino anche il parere del Comandante del Porto, il quale avrebbe espresso a chiare lettere la volontà di preservare il tratto antistante della Chiesa di Portosalvo da un pericoloso sovraffollamento derivante dagli imbarchi e sbarchi al Redentore, ormai insostenibili se si considerano le dimensioni della strada, il divieto, ma soprattutto il flusso di centinaia di persone (tra viaggiatori, accompagnatori e addetti ai lavori) che gravitano in tale zona quando gli aliscafi operano in banchina.

Giosi, quindi, proprio come fece l’Assessore Regionale Ennio Cascetta a suo tempo verso un’amministrazione di diverso orientamento politico, dimostrerebbe in questo modo (almeno per una volta) di “sposare” un’iniziativa dei suoi predecessori senza preclusioni di sorta. E siamo convintissimi che proprio la volontà di Paolo Ferrandino di non subire l’assassinio di quella che, di fatto, fu a suo tempo una sua creatura, abbia giocato un ruolo fondamentale su questa proposta tanto lungimirante quanto insolita per i nostri ambienti politici. Un progetto innovativo e utilissimo che fu inutile cavallo di battaglia della campagna elettorale di Giovanni Sorrentino nel 2007, con tanto di libretto esplicativo, e che oggi torna di prepotente attualità e attuabilità.

Domani pomeriggio, sapremo in “diretta”  cosa si diranno

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