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Consiglio comunale inedito in diretta web e con il rischio annullamento! 

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Ida Trofa|Si è tenuto stamani giovedì 9 maggio a partire dalle ore 11.00 il Consiglio Comunale di Casamicciola Terme. Un consiglio inedito, tenutosi per la prima volta, su espressa volontà del sindaco Ferrandino, in diretta streming su web tv ed alla presenza degli allievi dell’ITCG Enrico Mattei impegnati in una prova pratica di Educazione Civica. Inedito soprattutto perché potrebbe essere invalidato e gli atti processati ritenuti nulli a causa della mancata pubblicazione degli stessi sul sito istituzionale, così come previsto dalla normativa in materia di trasparenza. Un sito come chiarito dallo stesso sindaco fuori uso “a causa di un temporale che ha danneggiato il sistema” e che di fatto, come sempre il sindaco a chiarito su esplicita domanda al conigliere Cioffi, pone serie questioni sul valore e la validità dell’azione amministrati e non solo. Un esempio su tutti le promesse di matrimonio: “In teoria si se tra vent’anni qualcuno si sveglia e ritiene che l’atto non sia stato pubblicato potrebbe dirsi che il matrimonio è nullo!”, ha dichiarato proprio il primo cittadino. La discussione propriamente tecnica inerente i sei punti all’ordine del giorno è scivolata pressocchè fluida e senza intoppi con il solo neo della trasparenza e della mancata consegna degli atti lamentata dall’opposizione. Sono così stati approvati con otto voti favorevoli e due contrari tre dei sei punti all’ordine del giorno ovvero dopo le comunicazioni del presidente l’Approvazione rendiconto della Gestione anno 2012 e l’Istituzione tassa di soggiorno con l’ approvazione regolamento attuativo. Con una inversione sull’ordine del giorno si è passati alla  Tares con la discussione sulle scadenze di versamento, la gestione del tributo e la riscossione per il 2013. Pur formalizzati sono stati invece rinviate le trattazioni sulla Istituzione del Comune Unico e l’Approvazione dello schema di convenzione tra i Comuni di Lacco Ameno, Casamicciola e Serrara Fontana per la gestione in forma associata del Servizio di Catasto e del Servizio di Protezione Civile.

Nel merito del rendiconto della Gestione anno 2012  si è chiarito che nonostante la richiesta di predissero il comune di Casamicciola Terme ha percorso la via del Decreto legislativo 35 per aderire alla proposta del Governo centrale di sostenere i debiti delle pubbliche amministrazioni con un prestito a trent’anni della Cassa depositi e prestiti sulla base di una somma afferente debiti certi, liquidi ed esigibili. Un po’ la proposta dell’ex assessore Giovan Battista Castagna che al predissero consiglio di preferire proprio questa strada, non avendo il tempo poi di far valere le sue ragioni. Il comune di Casamicciola ha richiesto una cifra di circa 12milioni e mezzo di euro contro i 12milioni 868mila del predissesto. Proprio stamani ha ratificato a mezzo fax la sua richiesta ed entro trenta giorni si conoscerà l’esito della procedura. A chi, dall’opposizione(Barbieri), ma anche dalla stessa maggioranza (Cioffi), ha storto il naso evidenziando che forse era meglio non intestardirsi con il predissesto e chiedere da subito  l’adesione  al Decreto 35, il sindaco Ferrandino ha risposto che si è scelto di percorrere tutte le strade possibili per risanare le casse dell’ente e soprattutto restituire al paese una economia sana. Hanno fatto da cornice le solite frecciatine tra le parti su chi e quando ha determinato l’ingessatura di un paese dall’economia fortemente compromessa. Scambi conclusisi con la dichiarazione di voto della minoranza Casamicciola Democratica che invita a nuovi interventi che valorizzino le potenzialità del paese e non siano solo di comodo agli amministratori che scelgono sempre e solo la via più semplice che poi si rivela sempre lesiva per i cittadini e le loro tasche.

La tassa di soggiorno, inevitabilmente, preso atto delle proposte di Patto per Casamicciola per la stessa maggioranza e di alcune eccezioni di carattere specifico della opposizione, sarà rivista. Le previsioni attuali prevedono l’entrata in vigore dal 15 giugno al 15 ottobre, scadenze  cambiate proprio in sede di consiglio rispetto all’orginario 2 Luglio-30 settembre che si era stabilito per incentivare il turismo invernale. Gli introiti previsti sono di circa 600mila € calcolati sulla base i un moltiplicatore medio annuo di 1,50euro per 4mila presenze registrate in tutto il 2012. “La previsione andrà modificata in sede di giunta considerando i quattro mesi di validità della tassa stessa”, ha sottolineato il vicesindaco Frallicciardi.

Per la Tares le modalità di riscossione saranno le stesse della TIA e le scadenze previste sono 15 giugno- 15 settembre ed a dicembre il conguaglio. Alla proposta non è stato allegato il relativo piano

Non essendo ancora stato approntato dall’amministratore unico AMCa e dalla stessa amministrazione. Esigenze di cassa societarie e comunali hanno spinto a varare la richiesta di pagamento Tares pur non avendo ancora fissato le aliquote e non avendo redatto il piano economico relativo. Per Senese questo rappresenterà un grave colpo per i cittadini e le famiglie che di certo a dicembre riceveranno una vera stangata non potendo spalmare sul rateizzo la previsione delle aliquote. La discussione si è così conclusa e come al solito il preconsiglio si è dimostrato con le comunicazioni del presidente e gli interventi delle diverse anime più lungo e mediaticamente succulento del consiglio stesso. Assurge così all’onore delle cronache la ferrea volontà dell’amministrazione di perseguire l’obbiettivo di un trasporto rifiuti attraverso il vettore Caremar per dare un sicuro risparmio all’Ente e di rimando abbassare la pressione fiscale oltre agli introiti così garantiti alla compagnia pubblica Caremar.

Proposta che,a quanto pare, anche il sindaco di Serrara Fontana, Caruso, vuole fare propria.

In un clima dove tutti sono l’opposizione di tutti ha avuto terreno fertile  una scoppiettante querelle protrattasi in più round tra il consigliere Cioffi che prima ha rilevato come il Presidente Zabatta, promotore dell’iniziativa Caremar per il trasporto NU, in qualità di dipendente di una compagnia di navigazione potrebbe avere un qualche conflitto. Il presidente ha replicato che in occasione dei suoi incontri istituzionali lo stesso si era volutamente sospeso dal lavoro e che nel merito trattasi di favorire una compagnia Pubblica in danno del privato attualmente in servizio. Al Presidente Zabatta ha fatto eco il sindaco che ha ritenuto di evidenziare, “quanto siano, proprio le competenze in materia, maturate dal presidente con il suo lavoro, a far si che lo stesso venga delegato in materia di trasporti. Non ultimo ritenendo che o stesso ha la sensibilità e le capacità di capire quando può esserci un possibile conflitto”. Si è poi colta l’occasione per capire come e perché i bagni del porto sono chiuso e come il porto di Casamicciola sia stato dotato di un sistema antincendio regionale con qualità performanti. Un impianto che la regione stessa andrà a  gestire con personale qualificato a sostegno dell’azione della capitaneria e degli ormeggiatori ministeriali. La scambio Zabatta – Cioffi è proseguito a distanza, oltre il dibattito istituzionale, con successive considerazioni del Presidente del consiglio , suggerite in altra sede dal sindaco, sull’abbigliamento ed i modi poco rispettoso del ruolo e dei regolamenti comunali del cosigliere Cioffi. A ciò la replica piccata dello stesso che al Zabatta ricorda che farebbe bene ad occuparsi di fatti sostanziali, piuttosto che usare basse insinuazioni e commenti sull’abbigliamento. Fatti sostanziali come l’impossibilità di vedere la Tv proprio nel quartiere dove risiede lui stesso, Perrone o di come mai ieri in occasione della riunione dei Capigruppo da lui convocata il comune fosse chiuso e i documenti non consegnati.

Sono entrati nella sostanza quella vera i consiglieri di opposizione Senese, Silvitelli e Barbieri che hanno chiesto conto sullo stato di avanzamento della nomina dei nuovi assessori. A cui il sindaco Ferrandino ha risposto evidenziando che i decreti sono pronti e sugli stessi mancano solo le firme.

Altro nodo per l’opposizione oltre alle concessioni demaniali, tavolati e spiagge non ancora regolamentati, è rappresentato dall’eliporto in relazione al quale l’amministrazione Ferrandino ha chiesto un taglio di circa 400€ sugli stipendi degli operatori per far fronte alla diminuzione del contributo  ASL che farebbe venir meno dalle casse di gestione della struttura eliportuale circa 36mila €.

Per Ignazio Barbieri il comune di Casamicciola dovrebbe far pesare il valore salvavita dell’elisuperficie che garantisce a tutta l’isola, non solo a Casamicciola un servizio essenziale. Per questo tutti dovrebbero contribuire alla sua sussistenza non chiedendo solo a Casamicciola di onorare i suoi impegni. Per questo andrebbe fatta una presa di posizione forte, magari chiudendo l’elisuperfice stessa per chiarire questo aspetto di fondamentale importanza, ovvero il valore intrinseco dell’eliporto per ogni singolo cittadino isolano.

Per il Cioffi deve essere richiesta la rimozione di Ferrara non uno degli amministratore di Marina di Casamicciola, Vincenzo Ferrara, ma Ferrara dell’ASL amico del sindaco Ferrandino che solo oggi si sarebbe accorto del taglio da 36mila€ che ricade pesantemente sulle spalle dei cittadini. Non sapendo prevedere prima che i dipendenti avrebbero pagato lo scotto maggiore con il taglio dello stipendio.Il sindaco Ferrandino ha sottolineato che la scelta del suo Governo è quella della ristrutturazione globale della società Marina di Casamicciola in se che gestisce il porto e l’eliporto. Non ritenendo visti chi stipendi percepiti che un taglio sugli emolumenti rimodulati influisca in maniera consistente sui bilanci degli operatori e dipendenti se si vuole salvaguardare il livello occupazionale. Limare i costi è l’unica strada. Chiudere l’eliporto significherebbe precludere la possibilità di sfruttarlo per finalità turistiche oltre il servizio del 118. Ma per Ignazio continua ad esser più importante la vita dei cittadini perché se si taglia sui lavoratori, poi si prendono due unità in pianta organica pagandole lautamente come per i legali e i consulenti esterni, non si capisce perché tagliare su i servizi essenziali ai cittadini.

Arnaldo evidenzia che ogni campo, compresi i consulenti e la pianta organica sono fondamentali nell’ottica del risanamento anche sociale, il problema è che non son rose e fiori e, vedi raccolta differenziata arrivata al 50% grazie all’azione educatrice del comune che lasci a terra i rifiuti non raccolti correttamente. I costi della differenziata sono alti, ma consentiranno alla lunga di non bruciare più rifiuti, di reimmetterli sul mercato. . Fare dei rifiuti una risorsa, prodotti da vendere sul mercato delle energie alternative alla lunga sarà un beneficio prima per il paese (e sopratutto per qualche amministratore che realizza centri e punti di raccolta nel campo ). Un esempio fatto per prospettare l’agire virtuoso che la sua amministrazione si è posto come canovaccio. Non conta pagare di più ed avere il paese sporco, come ha sottolineato Cioffi! Per il sindaco la colpa è, sarebbe, dei cittadini che non recepiscono un messaggio morale che si vuol diffondere veicolando l’obbligo alla differenziata. Il paese è indebitato di 12 milioni di euro, oltre a 5-6milioni di cause ancora in corso. Ciò significa che il comune mediamente bruciava 5 milioni l’anno, ora con Arnaldo ciò non avverrebbe più, evidenzia il sindaco ed il gap va colmato contendo i costi.

Questa la sintesi di un acceso e ricco precosniglio, per il consiglio si registra la chiusura anticipata dopo tre ore di trattazione, senza la discussione sul comune unico, in merito al quale il consiglio comunale già si espresse a suo tempo e i servizi condivisi. Una chiusura favorita dal fine connessione della diretta tv, ma soprattutto su alcune incertezze di maggioranza sulla questione Comune Unico.

 

 

 

 

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