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Consiglio comunale lampo per la surroga di Tuta e l’acquisizione di via Messer Onofrio 

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Con soli due punti al’ordine del giorno quello di Lacco Ameno è stato un consiglio comunale lampo durato non più di mezz’ora per la discussione della surroga dell’ex sindaco e consigliere Tuta Irace e l’acquisizione allo stradario comunale della Via Vicinale Messer Onofrio. La strada, traversa già fornità di arredo urbano e servizi,  sarà asservita ad uso pubblico a seguito di aluni fatti di cronaca, risse e sontri registratisi la scorsa estate, al fine di garantire un maggiore controllo ed una più estesavigilanza sul territori.  In una seduta tutto sommato dai toni pacati hano catalizzato l’attenzione l’autoproclamata nomina a capo gruppo della compagine “Il Faro” di Agostino Polito anch’esso subentrante alla Irace e l’estemporaneo, quanto folcloristica e piccato esordio del neo consigliere Ciro Calise presente al consesso ed invitato dal sindaco Monti, dopo il benvenuto di rito a sedere tra i banchi dell’opposizione:  “Non facciamo che per uccidere il Topolino mandiamo il batimento nfunn!”- Così ha esordito il neo consigliere comunale di Lacco Ameno, già assessore nella passata legislatura che fa il suo ingresso in consiglio a seguito della surroga del ex sindaco e Consigliere Tuta Irace dimessosi qualche settimana fa. La frase inserita tra una profesione di volontà collaborativa e impegno per il paese ha fatto inarcare più di un sopracciglio muovendo la mente a mille pensieri ed opinioni tra i presenti. Tra i ben informati e conoscitori del’ambiente politico lacchese si mormora che il consigliere Calise avrebbe voluto lanciare un chiaro messaggio all’amministrazione in carica, lasciando trapelare un velato riferimento alla sua condizione personale di Imprenditore ed ex assessore alle prese con la regolarizzazione di certe attività commerciali ricavate da un edificio ad uso abitativo e sopratutto da una delicatissima questione giudiziaria ed amministrativa inerente la legittimità e la realizzazione di una una struttura adibita ad attività commerciale, realizzata all’epoca del suo assessorato dalla famiglia Calise, in parte, su di un’area demaniale del litorale lacchese, ritenuta già in più gradi di giudizo illegittima e gravata da ordine di abbattimento e rimozione,perchè realizzata in difformità alle autorizzazioni ricevuto dalle autorità ed ora giunta all’ultimo grado di Giudizio. Una sorta di avvertimento per qualcuno che ha inteso  nelle parole del “Topolino” un chiaro richiamo al reciproco controllo dei territorio oramia demarcatosi con la elezione del governo Monti e la sussitenza di inequivocabili affari e questioni personali che si necessità tutelare con l’uso della politica in questa particolare congiuntura. Quando il gioco si fa duro…è solo allora che i duri iniziano a giocare? Chi la spunterà e quale benficio potrà trarne il paese, se davvero le senzazioni raccolte in consiglio dovessero rivelarsi fondate? Ai posteri l’ardua sentenza!

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