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Consiglio senza “Patto” per i licenziamenti di Marina: Vuajù sit sfatcat, ma state tranquilli! 

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Ida Trofa| In un consiglio comunale, forse sincero come non mai, hanno colpito le dichiarazioni del sindaco Arnaldo Ferrandino, spiazzato quelle di Ignazio Barbieri. Hanno brillato per il valore intrinseco ed il peso in se, le assenze al voto sul caso Marina di Casamicciola del gruppo di maggioranza Patto per Casamicciola di Cioffi e Mattera, non intervenuti sin dall’inizio e del capogruppo d’opposizione Silvitelli che ha lasciato la seduta dopo i preliminari al voto. Nella sostanza del consiglio comunale sono passati tutti e quattro i punti all’ordine del giorno

1- determinazioni in merito ai servizi gestiti dalla Marina di Casamicciola srl

2- Approvazione del regolamento comunale per l’applicazione della sanzioni amministrative per violazioni a norme dei regolamenti comunali, alle ordinanze e ad ogni atto emesso dagli organi comunali.

3- parziale rettifica ed integrazione dell’art.27 della Delibera del Commissario straordinario n118/97 sul “Rilascio copie e rimborso delle spese di riproduzione”

4- Approvazione regolamento dei controlli interni

Tutto con il voto favorevole dei sei di maggioranza e l’astensione dei due di opposizione, eccetto che sul punto Marina di Casamicciola dove l‘opposizione di Senese ed Ingnazio Barberi, orfana di Silivitelli andato via, è stata contraria. La Marina di Casamicciola perderà il Global che in parte sarà riaffidato tra qualche mese all’AMCa ed in parte come per il cimitero, campo sportivo ed illuminazione, potrebbe passare in mano ai privati. “Marina” conserverà porto ed eliporto gestendo la cassa. Per questo si conta che possa avere ricavi tali da raggiungere un tetto di 2.3mial€ tali da estinguere il debito con i creditori e saldare il credito che vanta dal Comune. I lavoratori andranno in mobilità percependo gli indennizzi e tra qualche mese, stando alle rassicurazioni sindacali, saranno riassunti. Per il punto 2 si è rivoltato su di un argomento già votato ma che in narrativa conteneva alcuni errori sulla questione regolamenti comunali. Per le copie d’ora in avanti i cittadini pagheranno per visionare gli atti non sottoposti all’obbligo dell’albo e per le copie, 5 cent a copia. Per i controlli interni oltre a quanto avveniva già per il passato con i pareri precedenti alla emanazione degli atti, determine e delibere si procederà, eseguendo test a campione, anche con la verifica postuma degli stessi

PROCESSO AI LAVORATORI

Il dibattito, in una sala gremita di dipendenti ed operai della società municipalizzata in liquidazione, ha avuto inizio con il sindaco a dare lettura della proposta che stabilisce il futuro dei lavoratori: “Licenziamento al 1 Aprile e la speranza del reintegro in toto di tutti e 30 i lavoratori o di quelli che servono in caso di sopraggiunte difficoltà!”- Questa potrebbe essere la giusta sintesi di un lungo monologo trasformatosi a tratti in una accorata ramanzina nei riguardi dei lavoratori- “Noi crediamo di poter salvare tutti, magari pensando ad un part time, ma anche voi, dopo, dovrete essere coscienti del sacrificio e lavorare con impegno e serietà, evitando di fare gli scansa fatiche che hanno ricevuto il lavoro e lo stipendio solo perché scende dal cielo. Dobbiamo restituire all’esterno anche ai contribuenti che pagano e sostengono questi costi una immagine degna che renda meno gravoso, se è possibile, il ruolo del cittadino contribuente”- ha tuonato, grosso modo cosi e traducendo qualche termine dialettale, il sindaco Ferrandino- “Noi dobbiamo salvaguardare il diritto al lavoro non il vostro lavoro perché secondo la legge, e bilanci alla mano, i vostri posti vanno tagliati”. Arnaldo Ferrandino ha alternato pesanti rimbrotti alla sua proposta di risanamento per la Marina di Casamicciola e salvaguardia dei lavoratori. Lavoratori intesi in qualità di rappresentati di livelli occupazionali e non come soggetti da garantire a prescindere. Una piccante arringa, un processo, dice Ignazio Barbieri, a carico dei dipendenti della Marina di Casamicciola rei, a suo mondo di vedere e facendosi portavoce di molte istanze, di aver offerto all’esterno un’immagine non consona, da scansafatiche, e attizza beghe che in parte hanno fatto scemare il suo entusiasmo nei riguardi di molti di loro. Parlando a cuore aperto con la platea di dipendenti ha detto di averli osservati spesso anche a loro insaputa e di aver notato che non sempre davano il massimo, troppo spesso visti armeggiare con i cellulare e bighellonare, restare immobili nonostante, magari, lavorassero proprio nelle pertinenze del municipio. Non si può continuare così per il sindaco, non si può mettere un controllore dietro ognuno di loro dipendenti pubblici. Un sindaco che ha precisato, nonostante creda che in molti condividano, che quello era il suo pensiero. Ovviamente questo, fatte le debite eccezioni, visto che ci sono decine di lavoratori che da mesi operano con coscienza senza prendere una lira. Pretendere il lavoro per poi non onorarlo anche in disprezzo della crisi che si vive in tutte le realtà non può più essere: “L’assalto alla diligenza è finito” dice Arnaldo, rispondendo, poi a buon intenditor poche parole per soddisfare le richieste di chiarimenti sulla metafora, avanzate dal consigliere Senese. Insomma il sindaco, colpisce e medica, stuzzicato da Ignazio che alla amministrazione e al sindaco non contesta il rigore, ma il non aver mantenuto le promesse su cui si è basata la loro elezione, le non scelte e la mancanza di iniziative che rilancino il paese, l’assunzione di responsabilità che crei ricchezza ed opportunità.”Sindaco il suo processo ai lavoratori è inopportuno visto che in qualità di amministratore lei ha gli strumenti per colpire chi non lavora. Lei ora licenza nelle partecipate ma in municipio ha assunto ben due funzionari, Giuseppe Pisani e Scotti Giuseppe,  perché? Abbiamo fatto questa amministrazione controllata, il predissesto non si può accedere ai fondi, ma che si è fatta a fare? Non si poteva optare per altro visto che il paese è morto senza prospettive? Io credo di sì. Come si va avanti senza denaro, l’amministrazione monca, e senza soldi con l’imposta di soggiorno? ”- dice Ignazio Barbieri- “Io credo che qualche rischio quando si fa politica e si amministra si deve correre altrimenti basterebbe un diplomato, un ragioniere per mandare avanti, facendo solo le addizioni, il paese”. Un’imposta di soggiorno che garantirebbe di certo o in previsione 4-5mila € all’ente locale, in caso contrario vuol dire che si andrà incontro alla paralisi dell’intero paese. Il sindaco a ciò ha replicato dicendo che la sua propaganda elettorale non è stata solo tale, ha parlato con sincerità agli operai per renderli consapevoli e coscienti quando lavorano, rilevando che anzi la sua amministrazione sta proseguendo in quella strada alla luce anche dello stato nazionale che non eroga più finanziamenti e fondi, ma li chiede agli Enti locali. Uno Stato che forse “fumando uno spinello”- dice Arnaldo- ha partorito norme come quelle che obbligano la riscossione della TARES su cui vive e sopravvive anche l’AMCa, solo a Luglio, questo bloccando un po’ l’intero sistema e i suoi piani di recupero. Queste scelte hanno fatto cambiare piano all’amministrazione casamicciolese che prima voleva salvare definitivamente la Marina di Casamicciola a cui si sarebbero dovuti versare 200mila € poi vedendosi alle strette e senza soldi per i canoni de quo, di concerto anche con il liquidatore Girelli ha optato per la via della conservazione dei servizi essenziali, il licenziamento degli operai del Global dal Primo Aprile ed il loro riassorbimento all’AMCa.

Ad una azienda in liquidazione e con un deficit di servizi, tali servizi per legge non possono essere rinnovati né tanto meno si può chiedere al liquidatore di rischiare oltre misura. Infatti il liquidatore Girelli ha accettato di attendere i piani e le strategie comunali non oltre il 31 marzo. ”Io non prendo in giro i dipendenti promettendogli chissà cosa! Noi vogliamo che lo stipendio sia la regola e non un fatto eccezionale”.

Per Silvitelli che, poi, prima del voto ha lasciato la sala il sindaco “ha fatto la palla corta”.

La discussione sempre su imput di Ignazio Barbieri è proseguita sul perché la Marina venga chiusa in dieci mesi e il CISI EVI è in liquidazioni da dieci anni. Discussione liquidata da Arnaldo Ferrandino secondo la logica della bontà e delle capacità dei liquidatori passati e presenti e troppo spesso dalla volontà o dalla incapacità dei sindaci di vedere il nocciolo della questione per chiudere definitivamente la pratica CISI-EVI. Neanche a farlo apposta ora c’è Ghirelli che si occupa anche della Marina di Casamicciola e le cose, dice il sindaco, sono in via di definizione per il CISI-EVI .

PERCHE’ SI TAGLI MARINA PER L’AMCa?

“Ti garantisco che verranno riassunti tutti con il passaggio di consegne all’AMCa. Dal 1° Aprile saranno in mobilità percependo le indennità previste e non senza percepire nulla, assolutamente”-ha ribadito Arnaldo Ferrandino alle incalzanti domande di Barbieri e Senese rivolgendosi poi ancora ai lavoratori che dopo il voto lasciavano la sala- “Vuajù state tranquilli!”. Ma lo scambio Barbieri – Ferrandino ha aperto molti punti di domanda. La Marina è in liquidazione, il liquidatore Ghirelli aveva chiesto 200mila € per salvarla in toto. L’amminstrazione glieli ha negati e Ghirelli la terrà in piedi sino al 31 marzo. Poi con porto ed eliporto continuerà gestendo la cassa visto che sono settori autonomi, il primo per mercato d’azione, il secondo perché finanziato da ASL e Regione. Poi quel che resta, compresi i dipendenti, passerà all’AMCa, dove l’amministratore unico Lettieri non ha voluto accollarsi il Global se prima non riceverà i soldi, presumibilmente i soldi della TARES. Perché tutto all’AMca? Perché non si sono fatte prima le privatizzazioni per Campo sportivo, illuminazione e cimitero? Il sindaco sostiene che si è scelto di non perseguire altre strade per evitare di bruciare la carta riassorbimento dei dipendenti in AMCa. Ignazio sosteneva al contrario che tutto questo passaggio gli ricordava un suo “sindaco protempore Giii”, il nome gli è rimasto in gola, che voleva costruire una piramide all’incontrario, però. “Un bel giorno questo sindaco”. Racconta Iganzio- si mise in testa che doveva limitare il potere di Salvatore Sirabella e tutti votammo per portare i diciotto operai alla Marina di Casamicciola. Una società che non lo nego è sovradimensionata”.

Il dubbio che oggi si sta facendo la stessa cosa allora non è remoto? Lo si sta facendo per le solite spartizioni di potere? Non neghiamolo, non ci nascondiamo dietro al dito, mentre altrove si licenzia, all’AMCa sono stati nominati esimi esponenti dell’amministrazione Arnaldo Ferrandino, stesso metodo del passato che ora si condanna! Se il sindaco vuole fare il giusto non lo deve fare però a fatti suoi e farebbe bene ad essere onesto prima con se stesso, riservando anche all’AMCa assunzioni e nomine non di comodo, ma meritocratiche e giuste per il paese. Nel merito anche Senese ha consigliato di fare un incontro con i lavori ed i sindacati al fine di  decidere per il meglio sulle loro sorti. La richiesta non sembra però essere stata accolta. Il sindaco ha infatti ribadito che ritiene innanzitutto che l’AMCa fu ridimensionata dal sindaco del tempo perché stava fallendo! Pirulli avvalora la tesi ricordando che per l’AMCa furono approvati 500mial € di debiti e poi successivamente quando il ragioniere Silvitelli evidenziò che ne servivano altri 300 si passò al ridimensionamento. Ora se non si fosse accolta la tesi del ridimensionamento Marian i suoi libri contabili sarebbero dovuti essere trasmessi al tribunale. La questione non spiega però in verità tutto e presenta qualche punto oscuro. Resta inteso comunque che la proroga dei servizi alla Marina di Casamicciola sarà per un solo ano e non per sette come aveva chiesto Girelli questo perché qualche assessore (il nome non è stato specificato) e il segretario Feola non erano d’accordo con quel tipo di piano. Qui ne è nato un intenso approfondimento sulla natura della crisi. Per Ignazio Barbieri causata da un bilancio strutturalmente deficitario datato. Per Arnaldo datato a poco dopo il suo penultimo mandato, per Ignazio Barbieri, causato da una linea che ora non è dissimile alla scelta di potenziare AMCa a danno di Marina: “Vogliamo dire quanto ci è costato il consiglio di Amministrazione della Marina di Casamicciola dal 2006-2007?”- ha detto con tono di sfida Barbieri ammettendo gli sperperi e gli eccessi d’assunzione. Quando poi il dibattito si stava facendo hot e politicamente pericolo il presidente del consiglio ha fatto irruzione chiedendo che il discorso fosse continuato altrove richiedendo “apposita conferenza per analizzare le operazioni politico contabili degli ultimi  10 anni relativamente alla amministrazione municipale ed alle partecipate AMCa e Marina di Casamicciola”. Non è rimasto poi che votare. Senese anticipando la sua dichiarazione di voto ha ribadito la contrarietà del loro Gruppo “Casamicciola Democratica”  all’azione di governo alla quale sono contrari “per tempismo, modi e soluzioni presentate che chiederanno il conto solo ai lavoratori della global senza provare a potenziare i servizi e gli incassi”.

PATTO NON CI STA

A margine dei tecnicismi ha occupato non poco spazio la questione politica. Assenti ingiustificati per l’opposizione di governo, visto il valore del dibattito, i membri di Patto per Casamicciola. Per questo la minoranza ha preteso chiarezza sullo stato della maggioranza apparsa a loro dire monca e raffazzonata. Il sindaco ha ribadito con un sorriso ironico che all’appello mancava “Patto”. Ignazio ha evidenziato “Patto che ti ha garantito l’elezione!”. Patto per cui entrambi i membri avevano ragioni fondate e condivisibili. Cioffi era impegnato a lavoro mentre il Mattera si era posto “ragioni di carattere personale e familiare per cui non se l’è sentiva di essere presente”. Sulla crisi politica il sindaco ha glissato senza dare risposte.

L’INCONTRO GALEOTTO  E L’ONNIPRESENTE  AMCa

Le richieste sulla crisi di maggioranza e l’assenza di Patto sarebbero potute apparire legittime e sincere da parte della Minoranza se la minoranza stessa non fosse andata, pare, a pizze con il sindaco, e a questo punto, pochi suoi fedelissimi, in un noto ristorante per discutere di assembramenti e passaggi di casacche. Il fatto strano è che all’incontro c’erano, sembrerebbe, solo i tre dell’opposizione, il sindaco Arnaldo Ferrandino, l’amministratore unico dell’AMCa Lettieri, il direttore Tecnico dell’AMCa, Antonio Conte, il consigliere Comunale Loredana Cimmino. Perché tutta quest’AMCa?Secondo fonti dirette ci sarebbero due diverse  direttrici in merito, ovvero la minoranza sarebbe bene accetta e vogliosa di entrare grazie ai canali attivati dal gruppo AMCa capeggiati dagli ex valori e libertà eletti con i voti di Giovan Battista Castagna, il silurato d’eccellenza di questo voto comunale. Arnaldo gli farebbe posto silurando il duo di Patto che lo tiene sulle spine. Sull’altra direttrice si oppone una parte dell’amministrazione che oltre alla comodità dello status quo che gli ha garantito un posto in prima fila, non vorrebbe dare troppo nell’occhio sovvertendo il voto popolare. Questione questa solo in parte vera visto che i tre Senese, Silvitelli e Barbieri singolarmente hanno preso più voti di chi ora ci governa, mentre un altro GB Castagna che aveva portato la farina e pure l’acqua se ne sta a casa per insanabili divergenze caratteriali con il sindaco. Ma di che voto popolare parliamo allora?!

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