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Contro la privatizzazione al 100% della Caremar l’Autmare ricorre al Capo dello Stato 

Diamole forza con l’adesione e con un contributo economico

La Giunta Regionale della Campania con il colpevole silenzio e/o complicità delle forze politiche che siedono in Consiglio Regionale e della IV Commissione – nonché dei Sindaci e delle loro maggioranze e dei nove Consigli Comunali delle isole del Golfo di Napoli – con proprio atto deliberativo 444 del 9 Agosto 201, ha deliberato di procedere alla privatizzazione Caremar attraverso “l’indizione di gara a doppio oggetto per la cessione del 100% del capitale sociale della Caremar S.p.A. e contestuale affidamento dei servizi marittimi”.

La scelta è totalmente sbagliata dal punto di vista politico poiché lega i servizi essenziali al profitto dei privati, quei servizi che sono garantiti dallo Stato con oltre 20 milioni di euro all’anno!

Ma lo è anche perché non tiene in alcun conto del contesto dei trasporti del Golfo di Napoli dove continua ad aver forza un accordo di affari tra armatori privati che non lascia spazio al libero mercato, che blocca trasparenti e sane dinamiche concorrenziali con evidenti ripercussioni sull’offerta dei servizi e sulle politiche tariffarie.

E’ una scelta che manca di elementi di valutazione in termini di vantaggi e di costi/benefici l’Autmare denuncia la gravità del momento e chiede l’adesione popolare per avere la forza necessaria per sconfiggere le mire politiche della Giunta Regionale e il monopolio dei trasporti marittimi; per rilanciare la sua proposta politica per i diritti negati e per lo sviluppo delle isole.

Dal punto di vista tecnico-giuridico, di cui ringrazia l’Associazione forense dell’Isola d’Ischia, si ha:

1.     violazione dell’art. 26 Statuto Regionale che affida l’indirizzo politico al solo Consiglio Regionale.

2.     contrasto con atti programmatori e normativi già formati dalla stessa Regione (Legge finanziaria n. 1/2009 con la istituzione della società mista Co.Re.Ma. ( compagnia regionale marittima) di cui il 51% è riservato al pubblico); studio di fattibilità dell’ACAM ( agenzia campana per la mobilità sostenibile) datato febbraio 2007 e reso pubblico il 2009, Accordo di programma del 03.11.2009 tra la Regione ed il Governo Nazionale per la cessione ai privati del solo 49% della Caremar di cui alla delibera di GR 435 del 2010, stranamente revocata dall’attuale Giunta Regionale!);

3.     Assenza di motivazione sia in ordine alla scelta specifica, sia in riferimento ai vantaggi conseguiti attraverso tale modulo gestionale. In sostanza non si comprendono le ragioni per cui tra le opzioni strategiche fornite dall’ Advisor nel 2012 e quelle fornite dall’ ACAM nel 2009, la  Regione di Caldoro – in mancanza di una trasparente comparazione – si sia orientata per le prime a scapito delle seconde.

4.     Contrasto con le volontà e le decisioni già espresse in sede di Commissione Consiliare unitamente alle parti sociali, laddove viene a più riprese richiamata la necessità di “accelerare il processo di definizione del 49% al privato…”, e, infine, con la Legge 241/90 e con l’art. 97 della Costituzione che introducono il principio della concertazione con le categorie di consumatori e parti sociali.

Per il direttivo dell’Autmare – Nicola Lamonica

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