Corse notturne: ora arriva anche la nota alla Commissione europea
Riceviamo e pubblichiamo
Spett.Le Commissione Europea – Rappresentanza Italiana
via IV Novembre, 149
00187 Roma
OGGETTO: provvedimento contro le inadempienze della società Gestur, vettore operante nel golfo di Napoli
Molte sono le inadempienze e le violazioni delle compagnie private che operano nel golfo di Napoli, e più volte è emerso il non rispetto dei requisiti di sicurezza a bordo ed in mare, nonché l’istituzione di partenze eccezionali “forfettariamente” con il consenso della Guardia Costiera della giurisdizione con il mero fine di ingrandire le potenzialità degli armatori e di ridurre o addirittura azzerare l’utilità della società regionale Caremar.
In relazione al vettore Gestur, si verificano le seguenti violazioni:
1) Domenica scorsa una nave della compagnia partiva da Procida verso Pozzuoli con un numero di passeggeri ben oltre il limite consentito e con un’unità non affidabile;
2) L’azienda si è aggiudicata l’appalto per le partenze serali/notturne tra le isole di Ischia e Procida ed il continente. Dopo pochi giorni e dopo aver indirizzato alle partenze motonavi inidonee, la società rinuncia alle sei partenze a sovvenzione regionale lasciando scoperti dei servizi notturni molto importanti per le isole flegree con il malcontento degli autotrasportatori e nel completo silenzio delle amministrazioni locali.
Si chiede alla Ss.Ll. di impedire all’amministrazione regionale l’affidamento di servizi essenziali alle compagnie private, di controllo della capienza delle navi periodicamente, di ispettorato sulle tariffe applicate dai seguenti vettori:
-Alilauro, Alicost, Alilauro Gru.So.N., Medmar, Pozzuoli Ferries, Snav, Libera Navigazione del Golfo.
Si chiede, altresì, di rimuovere la discriminazione tra partenze obbligatorie (a tariffa ridotta) e partenze residuali (a tariffa elevata e senza obbligo di servizio) e di prevedere l’ingresso di nuovi vettori nel golfo, realizzando un sistema competitivo che spinga a servizi accessibili, frequenti, comodi rompendo i cartelli degli armatori potenti ed il monopolio partenopeo.
Mario D’Aponte per conto di Salvatore Tazza.