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Dimesso il ragazzo colpito da crisi epilettica a Forio 

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E’ stato dimesso poco dopo le 21,30 il ragazzo colpito da una crisi epilettica sul campo da Basket del Luca Balsofiore di Forio. Fortunatamente per l’aspirante giocatore, vittima di un improvviso malore, solo tanto spavento e la positiva risoluzione della vicenda. Per il ragazzo i soccorsi sono stati difficili e proibitivi a causa della chiusura, con tanto di catene e lucchetti apposti ai cancelli di accesso. I sanitari del 118 per raggiungere il giovane hanno scavalcato le recinzioni praticando le prime cure nell’estremo tentativo di evitare il peggio. Mentre gli operatori del Pronto Intervento mobile assistevano il paziente si è atteso che i varchi venissero aperti per proseguire con il trasferimento in ospedale. Solo dopo molte peripezie e l’intervento delle forze dell’ordine i cancelli sono stati aperti ed il ragazzo trasportato presso il nosocomio Anna Rizzoli di Lacco Ameno.Qui il giovane è stato sottoposto al trattamento previsto ed alla profilassi medica.Sono stati rilevati dai medici i dati dei parametri elettro encefalici sui quali non si è avuto alcun riscontri neurologico. Il giovane non ha riportato conseguenze o danni. Si ipotizza che il ragazzo si possa essere spaventato o agitato da qui l’allarme e lo stato di panico. Tenuto sotto controllo è stato poi dimesso una volta scongiurato ogni pericolo.Pienamente recuperato il giovane ha fatto ritorno a casa alle cure amorevoli dei familiari. Tirano, dunque, un sospiro di sollievo gli amici ed i parenti che hanno vissuto attimi di paura ed apprensione per l’impossibilità di soccorrere ed aiutare il ragazzo. Tirano un sospiro di sollievo le autorità tenute a vigilare sui luoghi e gli spazi annessi alla struttura pubblica teatro della vicenda. Va ben detto che tutte le autorità dovrebbero tenere conto anche delle necessità dei più giovani, dei piccoli sportivi che tanto anelano alla possibilità di potere fruire degli impianti sportivi e luoghi idonei allo svago e sopratutto allo sport. Cos’altro potrebbero fare i nostri ragazzi, quale altra alternativa offre il nostro territorio? Sulla nostra isola il livello di attenzione e di cura per il tempo libero e gli hobby dei più piccoli, ma anche dei “ragazzi” più attempati e meno che zero.L’auspicio è che questa vicenda sensibilizzi la comunità e la società tutta avverso questo problema, garantendo strutture idonei e punti di ritrovo adatti alle necessità di tutti…senza lucchetti, senza catene.

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