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Don Carlo contro le pie mandraiole e molto vicino al Sindaco 

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Deliri di onnipotenza parrocchiale? A Ischia Ponte e in particolare nella zona della Mandra c’è una specie di rivoluzione underground contro Don Carlo Candido. Il nuovo parroco viene additato come un decisionista, uno che segue la sua linea fregandosene altamente delle tradizioni e delle abitudini, pur di fare ciò che ha in mente. E se da una parte questo rappresenta un vantaggio (come nel caso di tanti comitati parrocchiali dislocati nelle varie chiese della zona, trasformatisi in veri e propri comitati d’affari), dall’altra questo oltranzismo può senz’altro rompere equilibri in modo difficile da digerire, specie per gli anziani. E’ il caso ad esempio della festa della Bambnella e della Chiesetta di San Giovan Giuseppe alla Mandra. Pare proprio che nei giorni scorsi ci sia stato un autentico scontro tra alcune pie donne mandraiole e il nuovo parroco, dopo che quest’ultimo avrebbe vietato per il futuro la celebrazione delle due/tre messe settimanali in quella piccola chiesetta, meta peraltro di tantissimi turisti ma soprattutto di fedeli della zona che sono soliti partecipare all’eucarestia celebrata da un sacerdote polacco.

Ebbene pare che Don Carlo non solo abbia annunciato che la messa non sarà più celebrata e la chiesa verrà chiusa (tra i motivi avrebbe anche addotto che le messe in parrocchia sono troppe, non ci sono sacerdoti e il “polacco” non può celebrare, non si sa perché), ma avrebbe anche anticipato la soppressione dal prossimo anno della festa della Madonna Bambnella, organizzata dalla Chiesa dell’Addolorata (oggi retta da don Massimino) e coincidente con il Festival dei Popoli del Mediterraneo organizzato dall’associazione Largo dei Naviganti. Per quanto ne sappiamo molto presto una delegazione delle pie donne si recherà dal Vescovo per protestare, ma conoscendo Don Carlo dubitiamo che mollerà la presa. Quello lì quann se mett na cosa ‘ngap….

…come ad esempio il surplus di contributo di 2.500 euro che il buon Giosi ha elargito al comitato per la festa di San Giovan Giuseppe, sui precedenti 12.000 serviranno ad “apparare” le spartenze politiche che escono dalla festa. Non dimentichiamo che il buon Candido (decisionista focolarino) aveva chiesto al comune un rappresentante istituzionale e che da Via Iasolino nominarono un altro pio, Isidoro Di Meglio (sempre più amato dai felini di tutto il mondo) presidente (kikiano)… Forse forse con 12 mila euro non ce l’hanno fatta….

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