Donatella Migliaccio risponde a Marianna D’Ambra 

Caro Gaetano,
Cercherò di essere breve anche perché la strisciante antipatia che traspare dai toni  usati, che assume i tratti di una questione di classe, per cui pare che io sia persona che mai abbia lavorato o fatto alcunché in vita sua, non merita eccessivo spazio. Tanto per cominciare, ancora una volta, chi non mi conosce, avanza giudizi sulla mia persona e, in questo caso, anche sulle mie abitudini (e tanto per dirne una, con cammino con le cuffie nelle orecchie), che esulano del tutto dai temi da me trattati.
Ma tant’è, lo stile è quello che è.
In primo luogo per quanto riguarda la faccenda delle mattonelle, dove assolutamente non c’entrano nulla gli operai tirati in ballo non so perché, la mia è un’ insinuazione che sarei ben lieta di vedere pubblicamente smentita.
Il punto, non è dove io viva, ma dove viva la signora D’Ambra alla quale sarà forse sfuggito un mio intervento l’anno scorso sulla stesso caso, come altri miei interventi pubblicati su casi simili dalle “pagine” de “Il Dispari”. Come sono certa che abbia  perso l’occasione di vedermi sudare nel ripulire il tratto che sovrasta Cava dell’Isola; occasione in cui feci presente ai ragazzi che volenterosamente erano lì,  che non bastava limitarsi al posto in vista di “Cava” ma bisognava affrontare anche posti meno “in”. Purtroppo non se ne fece nulla.
Quanto alla questione della mia candidatura nella lista “Patto per Forio” e all’idea che la Signora D’Ambra ha delle problematiche territoriali, non ho altro che da rispondere che essendo le elezioni svoltisi nel comune di Forio, ed essendo Panza parte del suddetto comune, ai fini ultimi, mi sfugge cosa voglia dire esattamente.
Certo mi colpisce che mi venga attribuita una qualche sorta di delusione per il risultato elettorale che francamente seppur non bastevole, giudico di tutto rispetto.  E circa la mia serenità a riguardo, credo tu stesso possa dare testimonianza.  Inoltre il mio era un invito ai neo-consiglieri di Panza in particolare, e di Forio in generale, di occuparsi del caso quanto prima: non v’era alcun senso accusatorio e se così è stato interpretato fuggo ogni dubbio ora.  Qui il punto però non è la mia millantata delusione per il risultato elettorale ma la sincera gioia di persone che non mi conoscono, come la Signora in questione, per il fatto che non sia stata eletta. Ed è questo dato che dovrebbe far riflettere, perché  persone così cariche di odio e rancore del tutto gratuiti nei confronti di chi che sia,
possono passare le loro giornate a pulire le pubbliche vie, ma si qualificano per quello che sono e, da costoro, non prendo lezioni. E sono certa che la nonna della  Signora si sarà premurata di darle qualche consiglio sulla fine delle persone che sputano veleno.
Quanto ai guanti e alla ramazza, la Signora D’Ambra non si preoccupi, ne ho d’avanzo anche per lei. La differenza è che io glieli presterei con un sorriso.
Ti ringrazio per la possibilità di risposta, che per quanto mi riguarda, è definitiva di
fronte a eventuali strascichi.
Donatella Migliaccio

Gaetano Di Meglio
La polemica si ferma qui. Non pubblicherò altre risposte. Se Donatella e Marianna, invece, vorranno intervenire su altri argomenti, Il Dispari è felice .)