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Dopo Caremar ed Eav, il fallimento EVI è vicino 

Gaetano Di Meglio | Mizar li ha chiamati “bancarottieri”, qualcun altro, invece, diversamente, ma quel che conta è che da mesi pende sull’Evi la richiesta (non fosse altro per parare le responsabilità di qualche dirigente) della Regione Campania di una importante somma. Sì, avete capito bene, l’EVI non paga l’acqua alla Regione. Chi ha letto “l’informativa” regionale, giura di aver letto qualcosa sopra i 6 milioni di euro, qualche altro, invece, rassicura “che è una partita di giro”.

In un’isola dove “nessuno se ne fotte” e dove gli animi di sentono punti “solo quando si toccano i fatti propri” su questa notizia va fatta una riflessione, forse, più allargata. Diciamoci subito che l’acqua non ce la possono togliere, così come non possono giocare a privatizzarla (come state facendo l’EAV Bus vero De Siano? vero signore che vieni dal CIS?) perchè grazie al referendum è pubblica. E allora questi debiti da dove vengono fuori? Come mai l’EVI non paga la Regione? E qui che ha ragione Mizar perchè arrivano come i cacio sui maccheroni i “bancarottieri”: i comuni. Da Via Leonardo Mazzella, infatti, sono centinaia le richieste di pagamento inviate ai Comuni insolventi. Scuole, municipi, giardini e forse qualche attacco privato abusivo che non pagano l’acqua.

E Ghirelli, il liquidatore, cosa fa? Putroppo glielo avremmo voluto chiedere, ma lui non parla. Non concede interviste il “re sole dell’acqua di via leonardo mazzella”. Così come gli avremmo voluto chiedere quando ha intenzione di chiudere questa benedetta liquidazione?
La Regione ci staccherà l’acqua?
I comuni quanto devono pagare all’EVI?
…e questa nuova area post-elettorale?

Tante domande che dovranno restare senza risposta. Ma fino a quando?

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