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E’ tempo di una fase nuova per Forio 

Vincenzo De Costanzo | Colpisce l’allarme lanciato negli ultimi giorni da Franco Regine,circa l’imminente deriva socio-economica che rischia di far capitolare il marchio “Ischia”-come se poi l’ astratto brand di cui ci fregiamo,non fosse altro che la somma ed il grado di operosità delle sei entità locali e dei propri rappresentanti.

Il sindaco di Forio inoltre analizza non senza autocritiche l’assenza di continuità della sua amministrazione,rea di aver attraversato lunghi periodi di inattività e lassismo.Su questo passaggio merita un plauso. Franco Regine ha ragione da vendere quando accusa di irresponsabilità ed inciviltà,quei cittadini che non ottemperando al comune senso civico,non conferiscono i rifiuti negli orari e nei luoghi prestabiliti.

Affermazioni forti e precise,che riportano il primo cittadino di Forio a prendere coscienza delle vicissitudini e del malcontento che regnano nel paese reale. Non ultima la vicenda “Chiaia”,dove bisognerebbe capir bene dove confinano i diritti dei “Beni Comuni”,e dove sconfinano ed iniziano i “Beni Pubblici ” da privatizzare.

Regine ribadisce l’intenzione di  ricambiare generazionalmente la sua comunità.Da dove iniziare ?.

Cominci ad andare oltre i fragili steccati degli antagonismi,dei dialetti,delle rivalità e delle sagre di paese.Deve rispolverare una certa cultura democratica e riformista,deve far emergere la Forio migliore,quella giovane,coesionista,moderna,senza barriere,che ha voglia di crescere,svilupparsi.Tenga conto che le nuove leve di cittadinanza continuano ad essere ostaggio della ” Sua” generazione, di un sistema vecchio,fatto di clientele,compromessi e ricatti.

Una buona occasione per Forio, potrebbe essere il Comune Unico,un’ idea che all’ex socialista Regine favorisce l’”orticaria”,ma che supera di gran lunga,in leggerezza ed efficienza l’ Unione dei Comuni. L’Unione dei Comuni è l’ennesimo esempio di carrozzone,o meglio” poltronificio” per trombati e nominati della politica locale.Ottimo per elargire qualche consulenza,ma che rischierebbe di naufragare al primo veto imposto da uno dei sindaci delle sei municipalità.

Si dovrebbe finanziarlo di volta in volta,ed appesantirebbe la già compassata macchina amministrativa isolana.In pratica un settimo comune da mantenere.

Due cose mi permetto di consigliare al sindaco Regine,che ha capacità ed intelligenza per portare a termine positivamente il suo mandato.
- Deve profondere il massimo sforzo per accellerare le opere infrastutturali (vedi porto,strade,coste,estetica cittadina) di cui Forio ha bisogno.Stabilire regole certe e riscontrabili,senso di legalità e sviluppo ecosostenibile.
- Accompagnare e traghettare  responsabilmente il paese al referendum consultivo per il Comune unico,tracciando la via in cui i cittadini decideranno democraticamente del proprio futuro.

Nei due casi che vanno di pari passo,qualora raggiunti,potrà ritenersi soddisfatto di aver lavorato con spirito di servizio e generosità per la sua gente. E’ tempo oramai di aprire uno squarcio nel muro della paralisi politica e delle rendite di posizione che accomunano i sei organismi istituzionali.
Caro Regine : solca il campo per seminare nuovo terreno culturale e sociale per la Tua Forio, per la Forio di Tutti.

Vincenzo De Costanzo
socialista liberale

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