E’ piu facile dividere il mare 

Immersi come siamo nel grande frastuono del “rumore di fondo” del mainstream,  non abbiamo più neppure quei “cinque minuti” di riflessione, di raccoglimento, di cui parlava Monsignor Bettazzi. Minuti essenziali, decisivi per raccogliere le nostre idee, i nostri sentimenti, per ripensare alla storia nostra e – non meno importante  - a quella di coloro che ci circondano.

Popoli e culture che hanno vissuto sul pianerottolo di fronte, e che non abbiamo mai salutato scendendo le scale.

Questo film di  Gennaro Damato ha il pregio di restituirci questi “cinque minuti”. Una pausa. Che ci permette di capire che “l’asino” siamo noi, che giriamo la macina, bendati. Forse sognamo di stare camminando verso l’ignoto. In realtà stiamo girando in tondo. Il nostro orizzonte, che avrebbe potuto essere sconfinato, si è rinsecchito sotto i nostri piedi, anzi le nostre zampe.
Solo la bellezza del mondo, qui restituita attraverso le splendide immagini del Mediterraneo, e le parole fresche (perchè non le abbiamo udite da gran tempo, eppure sono rimaste bagnate di rugiada), del futuro e del passato, potrà ridarci qualche speranza.