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Esami di maturità 2013… Si avvicina 

Schoolgirl doing her homework

Rosa Di Iorio – Il conto alla rovescia ha avuto inizio. Il 20 giugno partiranno gli esami di maturità, con la prova scritta di italiano. E in attesa di sapere quanti studenti isolani saranno ammessi all’esame, ecco alcuni piccoli consigli per reagire all’ansia d’esame e per organizzare il vostro studio in maniera intelligente… e in bocca al lupo ragazzi!

All’esame di maturità si devono sostenere tre prove scritte: italiano, una materia del corso di studi e un test su non più di cinque materie. La prova orale riguarda tutte le discipline e ruota attorno a una tesina preparata su un argomento a nostra scelta.

Scrivere un buon tema: Per iniziare soffermiamoci sul titolo. Il più delle volte proprio nel titolo del tema è racchiusa la scaletta da seguire. Prepariamo poi una lista o una mappa concettuale del contenuto. Mettiamo subito su carta tutte le nostre idee sull’argomento e organizziamole in una mappa o lista di priorità (introduzione, evoluzione storica, contesto attuale, approfondimenti, conclusione). Passiamo quindi alla fase dello svolgimento del tema. Ricordiamoci di scrivere in maniera chiara e semplice con periodi brevi e non troppi avverbi e aggettivi. Attenzione alla punteggiatura, all’ortografia e alla sintassi: gli errori di forma quando sono gravi possono pregiudicare il buon esito del tema. E’ sempre importante far emergere il nostro punto di vista, evitando luoghi comuni e frasi fatte. Se alla fine il tema ci sembra troppo breve ma le idee sono finite prendiamo una lunga pausa di riflessione per cercare altri spunti o con un po’ di astuzia utilizziamo ripetizioni mascherate di uno stesso concetto, ma inserite nei punti giusti. Infine la revisione. La rilettura del testo è un momento spesso sottovalutato dagli studenti. Controlliamo tutte le regole grammaticali, sintattiche, di ortografia e di punteggiatura e diamo “uno sguardo d’insieme” al tema verificandone la coerenza e l’armonia, cioè la giusta proporzione tra introduzione, corpo e conclusione

La prova orale: All’esame di maturità la prova orale dura circa 45 minuti. Prima di esporre la tesina è preferibile consegnare alla Commissione una sintesi scritta con una scaletta dei collegamenti e della bibliografia. E’ certamente una buona via per illustrare tutto il lavoro svolto, anche quelle parti che, per questioni di tempo, non potremmo esporre. Tre sono le fasi dell’esame orale

- Tesina. Generalmente la sua discussione dura 15 o 20 minuti

- Discussione su argomenti proposti dalla Commissione. Domande su più materie relative al programma dell’ultimo anno

- Discussione sugli elaborati delle prove scritte. Questa fase finale è un momento di distensione che può essere utile a migliorare l’impressione generale sul candidato

Come realizzare una mappa concettuale efficace: Come facciamo a creare i collegamenti tra le diverse materie? E’ la domanda classica di ogni studente alle prese con la stesura della mappa concettuale e della tesina per l’esame di maturità. Basta un po’ di organizzazione…

I tempi

Già dal primo trimestre o quadrimestre discutiamone con gli insegnanti. Ecco i tempi. Novembre: scelta dell’argomento e inizio delle ricerche dei materiali; periodo natalizio: schedatura dei materiali; febbraio: bozza; aprile-maggio: versione definitiva.

Scelta dell’argomento

Non è obbligatorio scegliere un argomento che unisca tutte le materie. E’ molto rischioso, infatti, creare dei collegamenti forzati e improbabili in nome di un lavoro multidisciplinare.

La ricerca

Il web è certamente utile, ma solo per prendere spunto. Evitiamo di “scopiazzare” tra le mille tesine sparse per la rete: la ricerca deve essere originale. Utilizziamo dapprima manuali scolastici, enciclopedie e collane di carattere generale. Successivamente passiamo alla ricerca su libri, manuali, saggi che trattano l’argomento in maniera specifica.

Bibliografia

Cataloghiamo i vari libri utilizzati, indicando in ordine: autore, titolo, anno, casa editrice. La raccomandazione è di seguire sempre una linea coerente, suddividendo le opere in manuali generali, opere monografiche, articoli di rivista, altro. La bibliografia e la citazione delle fonti serve a dare autorevolezza al nostro lavoro.

Presentazione della tesina

Cdrom, videoproiettori, musica. Diamo un tocco di originalità alla tesina. Il segreto è scegliere il brano musicale o la sequenza video giusta, integrandoli col testo e le parole.

Si può imparare a studiare con metodo?: Quante volte, durante gli incontri scuola-famiglia, abbiamo sentito dire agli insegnanti la frase: “Suo figlio non ha un metodo di studio…”. All’esame di maturità, ad esempio, la Commissione valuta nei ragazzi la capacità di fare collegamenti, di esprimere una personalità critica, secondo un percorso multidisciplinare. Saper studiare significa reagire alle informazioni recepite, facendosi domande, indagando e approfondendo i contenuti. Studiare è organizzare il proprio lavoro, programmando modi e tempi della preparazione e rispettandone rigorosamente le scadenze. In realtà, non esiste un metodo di studio standard. Non ci sono regole precise per studiare. Ognuno di noi personalizza il metodo in rapporto alle sue capacità e alle sue attitudini.

Come sconfiggere l’ansia d’esame

Durante la preparazione

- Cercate di ridimensionare l’importanza della prova. Mettiamola così: “Se passo l’esame bene, se non lo passo non è la fine del mondo. La cosa peggiore che mi può succedere se vengo bocciato è quella di ripetere l’esame”. Tutti possono fallire un esame nella propria vita, senza per questo perdere la stima degli altri. Nulla è pregiudicato, né la carriera universitarie né quella lavorativa.

- Organizzatevi con un programma di studio. Chi ha veramente studiato riuscirà sempre in qualche modo a sostenere un esame, anche se è una persona particolarmente apprensiva. Forse il risultato potrà essere inferiore alle aspettative, ma il superamento della prova non sarà mai compromesso.

- Studiate in compagnia. Ripetere con gli amici di scuola è un modo per confrontarsi e per condividere ansie e paure.

- “Staccate la spina” ogni tanto. Le pause rappresentano una valvola di sfogo. E allora fate una bella passeggiata, uscite con gli amici, praticate uno sport, andate dal parrucchiere.

- Attenzione alla mente e al corpo: l’apparenza può contare. Le notti passate sui libri, i digiuni alternati a momenti di ingordigia preoccupanti, le tante tazze di caffè consumate per rimanere svegli compromettono l’equilibrio psico-fisico nel giorno dell’esame.

Durante l’esame

- Mai studiare il giorno dell’esame. Ormai è tutto deciso. La frenetica lettura di manuali, fotocopie e dispense dell’ultimo minuto può generare confusione e ulteriori incertezze.

- Un amico può essere un valido aiuto. Per evitare il dietrofront per crisi di panico, fatevi accompagnare all’esame da un amico.

- Non mascherate l’ansia, siate voi stessi. L’ansia nasconde un meccanismo perverso: più cerchi di nasconderla, più aumenta. Parlatene invece con i vostri professori. Non sono mostri, sono persone come voi e capiranno il vostro stato d’agitazione momentaneo, aiutandovi a superarlo.

Stare in forma aiuta la mente

No alle maratone notturne dedicate allo studio perché il rendimento cala e le ore della notte sono da dedicare esclusivamente al riposo.

Attenzione all’abuso di caffeina e bevande eccitanti a base di taurina o similari: può provocare tachicardia, palpitazioni e aumento dello stress ben oltre la soglia fisiologica. Inutili e sconsigliate anche le pillole al fosforo perché non migliorano le performances intellettive.

Distrarsi ogni tanto è importante: staccare la spina con una bella passeggiata all’aperto permette al cervello di riprendere fiato e arrivare al nuovo momento di studio più riposati e capaci di apprendere. Fare attività fisica svolge una naturale azione antidepressiva, riduce lo stress e aumenta le performances intellettuali.

Curare in modo particolare l’alimentazione: la tentazione di lasciarsi andare a tavola (mangiando troppo e troppi cibi poco sani, o al contrario mangiando poco e male) in questi giorni è forte, ma è importante assumere la giusta quantità di frutta e verdura, per assicurarsi energie e preziosi nutrienti, bere molto (la disidratazione causa deficit cognitivi) e alimentarsi in modo sano.

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