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“10.000 euro o uccidiamo Charlie” 

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Rosa Di Iorio | Tre giorni senza dormire, il pensiero di Bartolo Messina, è stato sempre vicino all’amico Charlie, rubato giovedì scorso durante la manifestazione di Fiera Verona.

Era trascorsa la mezzanotte, quando Bartolo si era accorto del furto di Charlie. Il recinto di ferro tagliato e Charlie non c’era più. Conoscendo da anni Bartolo Messina, è facile credergli quando ci racconta che non ha dormito per giorni: «Non ho fatto che pensare a lui – ci dice con voce stanca ma felice – tanti anni di lavoro insieme, Charlie, come tutti i miei cavalli, diventano compagni di vita».

E aggiunge: «Finalmente l’incubo è finito, Charlie ora è a casa con me, e grazie all’impressionante tam tam mediatico nazionale e internazionale sono riuscito a ritrovarlo. Il lavoro dei carabinieri di Città del Castello è stato importantissimo. Tre giorni fa arrivò una telefonata anonima chiedendomi 10.000 euro di riscatto altrimenti avrebbero ucciso Charlie. Sono rimasto sconvolto. Avvertite le forze dell’ordine, con massima cautela, sono andato al posto, dove avrei ritrovato Charlie. Era attaccato a un albero all’uscita dell’autostrada per Schiera del Garda a Verona, ma non c’era nessuno. Penso che come quella sia una zona frequentata da persone che fanno footing o ciclismo, i malviventi si saranno impauriti e sono scapati lasciando al povero Charlie attaccato all’albero».

Qual è stata la tua prima sensazione quando lo hai visto?
«Non vedevo l’ora, avevo percorso più di 1000 km, sperando che la segnalazione fosse vera, immagina la mia gioia quando l’ho visto lì, solo, soletto. Il mio cuore ha avuto un salto di gioia, qualcosa di indescrivibile».

Ora Charlie sta nella sua casa all’Aragona Arabians ed è stato premurosamente visitato dal suo medico veterinario, per accertare il suo stato di salute che è ottimo.

Bartolo già domattina presto partirà per la fiera equestre di San Gennaro Vesuviano, e aggiunge: «d’ora in poi e dopo questa bruttissima esperienza, prenderò tutte le misure necessarie per impedire che si ripeta una situazione così sgradevole e soprattutto per salvaguardare i miei cavalli».

Intanto le Forze dell’Ordine continuano con le indagini per individuare i responsabili del gesto.

«Voglio ringraziare – conclude Bartolo – tutti quelli che diffondendo la notizia del furto di Charlie, hanno contribuito a ritrovarlo. La notizia è volata in tutta Italia e anche all’estero. Ho rilasciato tante interviste, finanche per il New York Post, tutte le reti televisive italiane, i giornali nazionali e locali. Credo che sia stata questa diffusione velocissima l’arma vincente per riabbracciare Charlie… Grazie di cuore a tutti!».

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