Forio. Ecco la fronda “anti Patto” 

Stani Verde, Tina Iacono, Nicola Nicolella, Grazia Parpinel, Lello Buono, Vito Manzi e Cristian Castaldi hanno trovato una sorta di unità di intenti affinchè Francesco Del Deo, il nuovo sindaco eletto dalla stragrande maggioranza dei foriani, possa iniziare a non contare più di tanto sul gruppo dei fidati del “patto”.

Un’unità di intenti che quasi fa pensare ad un gruppone unico pronto a fronteggiare le pressioni e gli interessi dell’altra metà del cielo della maggioranza di Del Deo. Ma se per la giunta sembra che ci sia la disponibilità alle dimissioni solo da qualche seconda linea la vera guerra è quella che si sta muovendo dietro le fila per disegnare il nuovo asset.

Dopo la sentenza della Cassazione che ha messo la parola fine alla diatriba “Articolo 9″ sembra che Mena Amalfitano abbia preso un po’ le distanze da Davide Castagliuolo e sul tavolo delle trattative ci sia la delega all’edilizia privata mentre per quella dei lavori pubblici dovrebbe essere pronto a dar battaglia Lello Buono che ha ritrovato la vecchia sintonia con Nicola Nicolella. L’avvocato, nel frattempo, si è deciso e ha già fatto sapere che non è intenzionato a dimettersi dalla carica di consigliere e sarebbe deciso a voler conservare la sedia di “consigliere anziano” che lo vedrà presiedere il primo consiglio comunale fino alla nomina del presidente. Un’opportunità questa per mercanteggiare anche sulla nomina di Ambrogio Del Deo che potrebbe anche sedere in uno dei posti extra disponibili oltre quelli di giunta: 3 alla Colombaia, 2 al porto  e 2 al Regno di Nettuno che serviranno come contentino per i delusi e gli esclusi.

Se Stani Verde punta al patrimonio, alle strutture sportive e al mercato sembra che Mario Savio sia interessato alla delega Turismo e Commercio (sempre che Nicolella non la chieda insieme all’Ambiente, leggi NU, per Ambrogio). Il porto, come abbiamo già detto, è una questione tutta del Sindaco.

Ore calde per tutti.