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Forio. Nicola Manna contro Luigi Patalano: squallido “cambio di campo” 

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In vista delle elezioni comunali della prossima Primavera, dopo un consiglio comunale quanto mai sorprendente, bisognerebbe fare chiarezza all’interno della maggioranza. Un gesto doversoso nei confronti dei cittadini, che devono sapere chi è che li amministra e soprattutto, se gli amministratori sono coloro che sono stati eletti nel 2008 a guidare il paese. Il “cambio di campo” dell’UDC (era realmente all’opposizione?) ha destato molto stupore nella popolazione, aumentando quel senso di sfiducia nei confronti della politica e delle istituzioni. In democrazia è legittimo cambiare opinione politica, ma se nel caso dell’UDC, si sposa un progetto amministrativo, per noi di “Aria Nuova” fallimentare, si deve dar conto ai cittadini, avanzando delle iniziative che possono cambiare in meglio il percorso amministrativo. La sensazione è che sia l’ennesimo gioco di palazzo, il continuo opportunismo politico di chi cerca, in vista del confronto elettorale, di assumere una posizione di vantaggio per raggranellare consensi. Ma oramai queste manovre non pagano più, le ultime elezioni in Sicilia lo hanno ampiamente dimostrato. Chi, oggi, nella maggioranza consiliare (UDC inclusa) può dire di aver adottato provvedimenti a favore dei foriani? Le tasse sulle abitazioni prinicipali sono aumentate vertiginosamente, la mancanza di una politica per il turismo ha danneggiato le strutture alberghiere e commerciali e scoraggiato coloro che volevano investire nel nostro territorio, la raccolta differenziata è un miraggio, ma il pagamento della TARSU è amentata. Certamente, la crisi economica è molto dura, ma non può essere usata come giustificazione. L’operato dell’amministrazione Regine è stato improduttivo, per certi aspetti pessimo. Bisognava ridurre gli sprechi in un momento dove le casse comunali sono asfittiche. Il cambio della sede comunale, con l’affitto dell’ex Hotel Green Flash, e il pagamento del canone di locazione dell’area di lavorazione dei rifiuti di via degli Agrumi, solo per citare alcuni esempi di cattiva amministrazione della cosa pubblica, hanno gravato non poco sul bilancio dell’Ente. L’incapacità di reperire finanziamenti da parte di questa amministrazione ha prodotto scelte forti e poco comprensibili ai cittadini, che in alcune zone del paese si sono visti installare telecamere per la rilevazione delle infrazioni, che hanno prodotto una vera e propria ulteriore “tassa” per i foriani. Per non parlare dei problemi di ordinaria amministrazione, che a Forio sono presi in considerazione solo in alcune zone, magari per tutelare l’elettorato clientelare.

Insomma questo clima di anarchia amministrativa ha generato solo disaffezione e distinzione all’interno della cittadinanza, con alcuni tratti del territorio presi in considerazione ed altri completamente abbandonati, sedotti solo ed esclusivamente in tempo di campagna elettorale.

Ribadiamo che in politica, ognuno ha il diritto di verificare se esistono le condizioni per andare avanti, ma il sindaco Regine e la sua labile compagine devono chiarire alla popolazione foriana, a cinque mesi di distanza dalle urne, quali sono gli obiettivi futuri, le prospettive di rilancio di un paese, che è sempre più ridotto alla canna del gas. Per tali motivi chiediamo la convocazione di un consiglio comunale per rendere pubblica la natura della coalizione che sostiene il sindaco Regine, e conseguentemente l’adozione di provvedimenti, come l’individuazione di un’area ecologica per lo smaltimento dei rifiuti e se sussistono iniziative che riguardano le zone periferiche del paese, come Monterone e Panza.

Nicola Manna
Responsabile movimento politico Aria Nuova

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