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Franco Regine costretto a copiare Giosi Ferrandino. Ecco le deleghe che ha azzerato il sindaco di Forio 

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Riconducendo al Sindaco tutte le responsabilità dell’amministrazione capita spesso che ci dimentichiamo chi, invece, riceve dei compiti precisi. Franco Regine è stato costretto a copiare Giosi Ferrandino quando emise il famoso “decreto 21”. Il primo passo di un sindaco quando inizia a perdere autorità e quando rischia di essere sopraffatto. Forio, in questo momento, paga gli assessori (un po’ come lo sprecone Arnaldo Ferrandino a Casamicciola) senza far niente. Franco Regine e il suo gruppo in perfetto stile Caularone ha devono ridisegnare gli equilibri per arrivare fino alla prossima primavera quando il popolo avrà la possibilità di votare e dire la sua.

Il vicesindaco Gianni Mattera, per tutti già candidato sindaco del PDL in asse con l’unione Giosi Ferrandino e Domenico De Siano, ha perso le deleghe agli Affari Generali, Risorsa Mare, Personale, Innovazione e Tecnologie, Energie Alternative, Rapporti altri Enti, Trasporti Marittimi, mente all’assessore Nino Savio, invece, lascia Protezione Civile, Politiche di Quartiere, Pubblica Illuminazione, Parchi e Sentieristica. Nel riassegnarle, speriamo che Franco Regine abbia il buon senso di liberare Savio dall’evidente conflitto d’interessi. All’assessore Filomena Amalftano  vengono azzerate le deleghe che la vedevano impegnata nella Pubblica Istruzione e Pari Opportunità; Aniello Di Maio, invece, lascia Bilancio, Finanze, Tributi, Lotta all’evasione, Sanità e Randagismo. Su Di Maio, il sindaco Regine ha già avuto modo di esprimersi con parole di apprezzamento per quanto riguarda il bilancio. Mario Russo (uno dei sottoscrittori del patto d’acciao con vicesindaco Mattera) lascia Patrimonio Comunale, Politiche Sociali e Assistenza, Società Partecipate, mentre il famigerato Nicola Monti lascia sul tavolo Porto, Polizia Municipale, Viabilità, Trasporti Terrestri, Reperimento Risorse. Michele Calise, invece, Urbanistica, Edilizia e Condono, Estetica cittadina, Demanio e Coste.

Siamo ben a conoscenza che per alcuni assessori è avvenuto uno scambio di deleghe, ma questo era quanto riportato dal decreto annullato dal Sindaco Regine che, per ora, si è limitato a mostrare i dentini e non a ringhiare. La brutta battuta d’arresto ricevuta in giunta, quando Mattera, Russo, Calise si sono opposti al progetto di Zaro (sono loro i veri responsabili dei compattatori al Palazzetto!) ha spinto il primo cittadino alla prova di forza.

In attesa di vedere quali saranno gli sviluppi è utile all’analisi sapere che il consigliere Vincenzo Di Maio ha “perso” la deleghe ai Gemellaggi, Cultura, Spettacoli ed Eventi, Ambiente ed Ecologia; Antonio Spataro quelle ai Mercati e Fiere, Cimiteri, problematiche Frazione Panza, Quotidianità, organizzazione suolo pubblico; Pasquale Capuano ai Lavori Pubblici, Metanizzazione, Parcheggi; Mario Iacono al Verde Pubblico e al Culto, e i due ex consiglieri di opposizione che passarono in maggioranza Stanislao Verde perde quella allo Sport e Edilizia Sportiva, mentre Michelangelo Morgera quella al Turismo, Attività Produttive (strutture ricettive ed alberghiere).

13 persone impegnate e un paese distrutto. 13 persone con un carico di lavoro ben preciso e un territorio distrutto. Franco Regine farebbe bene a riconsiderare la lista delle cose non fatte. Io cancellerei quella patetica lista delle cose che non vanno e metterei un solo punto: “salvare Forio!”. E non è una battuta!

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