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Gelosie tra isole… o c’è qualcosa di più? 

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Su un autorevole sito di notizie online dedicato all’Isola d’Elba (TirrenoElbaNews) è apparso un intervento a firma Romano Bartolini in cui due isole vengono messe a stretto paragone: nel profilo tracciato nell’articolo Ischia risulta un’isola ricca, prosperosa e che anche se non offre servizi oltre che le cure termali, riesce ad imporre balzelli pesanti ai turisti in visita.

Vengono menzionati alcuni esempi: su un lato c’è la fortuna di avere le sorgenti termali, con un turismo della terza età che cresce nonostante la crisi che imperversa ovunque, un’organizzazione alberghiera che rimane di qualità con giusti rapporti prestazioni/prezzi… come controparte si rimarca il fatto che (secondo loro) si sia un po’ gettata la spugna sul piano della concorrenza tra servizi, ma che si sia preferito raggiungere un livello di qualità e richiedere prezzi alti agli ospiti. E poi la nota negativa sono i trasporti pubblici (e come dargli torto su questo punto) che sono in piena crisi, e le strade rovinate, fatta eccezione per il percorso del Giro d’Italia. Insomma non viene risparmiato nulla e un passaggio alle strisce blu fatte pagare quasi il doppio rispetto ad altre zone ai turisti, o la tassa di soggiorno compaiono agevolmente tra le note dolenti del ritratto ischitano.

Di contro viene descritta con toni positivi e allegri l’isola d’Elba che, nonostante abbiamo meno fortuna come risorse turistiche da presentare ai propri ospiti riesce a invertire la tendenza della crisi e a non cullarsi sugli allori, portando avanti politiche mirate al miglioramento dei servizi, alla possibilità di non rincarare i costi dei traghetti con politiche promozionali e il non aver applicato la tassa di soggiorno che è a discrezione del Comune stesso, ma con l’applicazione della tassa di sbarco, destinata a migliorare il territorio.

Insomma, Ischia ne esce a pezzi: il quadro delineato porta alla creazione di un immaginario in cui la nostra isola è ricca, fiorente e “spenna” turisti.

E’ questa l’immagine che vogliamo dare all’esterno?

Ecco il link al post originale

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