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Gianni Sasso risponde al nostro Direttore: “Io faccio solo sport. Me ne sbatto di chi mi guarda come un marziano” 

SASSO

Gianni Sasso, l’atleta foriano che spopola nelle tv italiane per aver vinto numerose maratone correndo con una gamba sola ha risposto al nostro Direttore che lo esortava ad avere un taglio più sociale e sfruttare la propria immagine e notorietà per dar voce a molti diversamente abili della nostra isola. Purtroppo il “campione” ha chiarito la sua posizione senza cogliere l’apertura che gli abbiamo lanciato lo scorso 1 novembre (non ieri) dalle colonne de Il Dispari Settimanale, quando gli abbiamo dedicato 2 pagine sulla conquista del record del mondo.

Buon giorno, il Suo articolo mi pernette di ribadire quanto spesso sottolineo. Io non corro contro nessuna difficoltà ne vado alla ricerca di applausi, “wow”, compassione o altro: io faccio sport. PUNTO. 
Il fatto di avere o non avere una gamba è un problema per gli altri non per me. E’ vero che dopo Amsterdam c’è molta eco intorno a me, dovuta anche alla cassa di risonanza dei social network e all’impegno di alcuni miei amici che stanno cercando sponsor che mi permettano di coltivare il sogno olimpico. Ma il mio ultimo scopo è quello di sentirmi un supereroe: io sono una persona normale a differenza di molti che vogliono farmi passare come un disabile, ma abile nel correre o giocare e, mi spiace, ma non accetto il tono di quanto scrive.
Sottolineo che non sono più, e da tempo, il presidente del Forio calcio e che ogni volta che sono chiamato a presiedere qualche evento ad Ischia (Happy hand, convegni di psicologia e la Giornata della vita per citarne alcuni) evidenzio sempre lo scarso impegno delle autorità nei confronti delle persone più in difficoltà: e sono sempre a disposizione di queste, ad Ischia e altrove, se mi chiedono una mano (la Nazionale amputati ad esempio è un progetto dove mi vanto di poter partecipare perchè molti ragazzi che ne fanno parte sono giovanissimi ed hanno subito traumi dai quali DEVONO venirne fuori). 
Ed inoltre, in ogni maratona che ho fatto ho sempre corso per dar lustro alla mia isola ed al mio comune e non certo per mettermi in mostra.
Lasciate stare i titoli sui giornali e le presenze in Tv: quelle fanno parte del ‘gioco’. Ma ben vengano se servono ad accendere i riflettori su alcune situazioni difficili. Ascoltate invece quello che dico: io faccio sport, sono NORMALE. La famiglia e gli amici sono fondamentali ma più di tutto è la voglia di fare sempre ciò che si vuole, sbattendone di chi ti guarda come un marziano.
Buona giornata
G.S.

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